TRIVENTO _ “Un centrosinistra da rifondare e una scelta “di rottura” fatta “non per convenienza ma per rimettere al primo piano la dignità nelle scelte. Per non dover porgere il cappello. Una candidatura, quella di Simone Coscia, che nasce dalla base, perché Simone è stato consigliere comunale a Termoli e che ha in sé tutti i caratteri della cultura popolare e di difesa del territorio molisano”. E accanto ai temi politici quelli programmatici che partono dalle battaglie per la cultura e l’ambiente fino ad arrivare alle questioni dei trasporti e delle infrastrutture. Un confronto a tutto campo quello che Simone Coscia, candidato alla Presidenza della Provincia di Campobasso per le liste di Partecipazione Democratica e Sinistra Molisana per i Beni Comuni, ha tenuto a Ripalimosani.

Al suo fianco Liberato Manzo e Agosto Donato candidati alla carica di consigliere provinciale rispettivamente per Partecipazione Democratica e Sinistra Molisana, oltre al senatore Giuseppe Astore, e ai rappresentanti di Sinistra Molisana per i Beni Comuni, Italo Di Sabato e Marco Ciarfeo. “Per la prima volta gli abbonamenti per autobus e ferrovie saranno a pagamento – ha esordito così Liberato Manzo – c’è la necessità di un Piano di manutenzione che abbia delle certezze e sia monitorato costantemente”. Sempre più forte la necessità di uno Stato che debba essere prima di tutto uno “Stato sociale”. “Il Governo non può svendere il proprio territorio. Ci hanno accusato di realizzare delle alleanze estremiste – ha affermato il candidato alla carica di Presidente della Provincia di Campobasso, Simone Coscia – io penso che bisogna essere estremisti nelle scelte ed essere capaci di dire no a questo sistema di governo. Dobbiamo dire agli elettori: signori noi non vi mentiremo. C’è bisogno di far rinascere i valori fondamentali che, attualmente, i partiti non riescono più a trasmettere. Il centrodestra ha creato un sistema totalitaristico che parte dalla Provincia di Isernia e, loro sperano, si concluda con la Provincia di Campobasso. Si tratta di un monopolio politico, economico e culturale che dobbiamo cercare di combattere con forza”. Sotto la lente durante il comizio anche la situazione della politica molisana.

“La gente ci vuole uniti e ci invita a stare tutti insieme – ha affermato nel suo intervento il senatore Giuseppe Astore – ma l’unità deve essere un mezzo e non un fine. Le provinciali sono la base per rovesciare e cacciare l’attuale maggioranza di centrodestra. Ci vuole un atto di democrazia che può essere indicato solo con le primarie. Ed è proprio perché credo in questo mezzo che sono firmatario, insieme ad altri colleghi senatori, di una proposta di legge che istituizzi le primarie e dimezzi il contributo pubblico dei partiti”. Un “processo distrutto e calpestato da 10 anni di politica di Michele Iorio che non ha fatto altro che basarsi sul clientelismo e sul saccheggio del territorio – hanno concluso Di Sabato e Ciarfeo – noi, al contrario, vogliamo essere la forza politica che dimostra di avere ancora una identità e che vuole continuare ad averla”.

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