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CAMPOMARINO _ “L’agricoltura è stata ed è tra le prime attività dell’uomo, un’attività che il nostro Paese da sempre svolge impiegando risorse considerevoli ed ottenendo risultati d’eccellenza.” – cosi l’On. Anita Di Giuseppe, capogruppo IdV in Commissione Agricoltura alla Camera – “Alla tradizionale produzione di beni alimentari, l’agricoltura affianca la capacità di generare servizi orientati al mercato e all’utilità pubblica, questo è il fenomeno dell’agricoltura sociale, che racchiude una realtà variegata ancora in fase di crescita sul territorio nazionale. Essa comprende la produzione e la commercializzazione di beni agricoli in azienda e presso i mercati, l’integrazione di soggetti svantaggiati e l’offerta di servizi educativi e culturali, come la riabilitazione di persone diversamente abili. La fattoria sociale – prosegue il Deputato IdV – è una struttura organica, che produce beni non diversi da quelli comunemente presenti sul mercato, ma con un valore aggiunto, svolge una funzione aggregativa, terapeutica e sociale di crescente importanza.

La realtà dell’agrosociale si fonda sulla famiglia e si fa portatrice di importanti innovazioni (come l’utilizzo di territori e immobili confiscati alle mafie) ripristinando l’integrità delle relazioni tra cittadino, territorio e istituzioni. L’obiettivo della mia proposta di legge è garantire un quadro normativo certo, in modo che il riconoscimento dell’agricoltura sociale resti imperniato sulla figura dell’imprenditore agricolo e sulla centralità della produzione primaria. La proposta di legge – spiega l’On. Anita Di Giuseppe – dà finalmente una definizione di agricoltura sociale, ne inquadra la disciplina nella legislazione nazionale, regionale e locale e ne garantisce inoltre il potenziamento attraverso l’istituzione di un Fondo con dotazione di 15 milioni di euro l’anno.

Prevede poi l’inserimento di prodotti agrosociali nelle mense scolastiche e ospedaliere, attraverso un regime di priorità e sgravi per gli operatori che scelgono i prodotti agrosociali, e l’istituzione di un Osservatorio presso il Ministero del Lavoro, per proporre un confronto costruttivo e una trasparente attività di monitoraggio. In un momento di drôle de guerre tra i cittadini e la politica, di crisi economica e di svalutazione dei redditi – c onclude l’onorevole Di Giuseppe – occorre dare un segnale forte e un sostegno concreto a quei settori che da sempre costituiscono la spina dorsale delle nostre tradizioni economiche, culturali e sociali.”

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