LARINO _ Il nostro territorio, fino a pochi anni fa, era uno dei meno contaminati e tra i più integri d’Italia, un angolo incantevole dal punto di vista paesaggistico, custode della nostra memoria storica, dei nostri meravigliosi borghi, dei siti archeologici, della nostra natura, della nostra tradizione agro-pastorale che si manifesta con spettacolari tradizioni, prodotti gastronomici di eccezionale qualità come olio extravergine d’oliva, vini, formaggi, salumi, pampanella e piatti tipici in cui la cultura contadina, a volte, si fonde in modo armonioso con quella marinara.
Il mare adriatico, noi del Basso Molise, l’abbiamo in ogni momento nella nostra mente, anche chi vive a trenta chilometri da esso vede all’orizzonte il suo colore blu, interrotto solo da dei fazzoletti di Terra, le splendide Isole Tremiti, Terra pugliese, ma da sempre in stretti rapporti con i paesi molisani del Circondario di Larino. Per questa Terra, Il Molise, abitato solo da 320.000 persone, la politica avrebbe dovuto elaborare un progetto in grado di favorire uno sviluppo con radici ancorate nelle risorse della nostra cultura, sia chiaro, senza escludere un equilibrato e sviluppo industriale, ma armonicamente integrato a quello agricolo, enogastronomico e principalmente turistico.
Invece siamo andati avanti senza una vera logica politica, senza un progetto di sviluppo in grado di amalgamare la necessità di una via industriale, ad esempio agroalimentare di qualità, con una pratica agricola moderna e un turismo culturale e enogastronomico. Non abbiamo mai costruito una nostra immagine regionale , un identità culturale in grado di veicolare le nostre risorse, un marchio per esportare il Molise all’esterno dei propri confini. Quando ci siamo occupati di turismo e di enogastronomia l’abbiamo fatto in modo disordinato,a volte abbiamo dato l’impressione di favorire più le aspettative di singoli che della comunità intera. Il Molise è da sogno! Invece, purtroppo, sentiamo parlare, a livello nazionale( si legga l’articolo del Corriere della Sera “Il viceré e il Molise “pigliatutto” “ di Rastelli, Rizzo, Stella del 4 dicembre 2010) della nostra Terra solo in termini negativi:una sanità allo sfascio, industrie in crisi, lenta ricostruzione, in riferimento al terremoto del 2002 con risorse incredibilmente spalmate su una superficie molto ampia rispetto a quella pesantemente colpita dal sisma( “ Il cratere”), una bassa capacità di smaltimento differenziato dei rifiuti, un costo della politica e un apparato burocratico enorme rispetto ad altre regioni italiane .
Da ultimo la terribile notizia dell’inchiesta della Procura di Larino sullo smaltimento di fanghi tossici, relativi a residui industriali di aziende di altre regioni, in terreni agricoli del Basso Molise. Oramai con l’agricoltura che è a pezzi, la nostra Terra è vista dagli opportunisti sciacalli come un’enorme pattumiera in cui poter scaricare ogni cosa, con la complicità inconsapevole, rassicurati da certificazioni fasulle(n.d.a.: questo dovrà provare la Procura di Larino) di disgraziati e disperati proprietari terrieri, ulteriori vittime delle vicenda. L’egoismo, l’assenza di una sana moralità, spinge gli sciacalli al guadagno facile, egoistico, personale, che non tiene conto del danno duraturo che recano all’immagine della nostra regione, della nostra economia, all’ambiente, al futuro dei nostri figli e delle generazioni che verranno. La mia solidarietà va invece a chi resiste alle tentazioni , a chi insegue un sogno, a chi ogni giorno scende in campo per lottare tenendo conto delle regole che i nostri antenati ci hanno insegnato. La soliderietà va a tutti quelli per cui vale ancora quello che scriveva Eugenio Cirese nel 1925 “ chest’è la terra è a Terre de la bona gente che penza e parla senza furbaria; … tira alla fatia, vò bene a la fameglia e iè cuntenta” “.
Spero che le notizie di questi giorni di cui si sta occupando la Procura di Larino, vengano smentite dai fatti, che si sia trattato di un equivoco, altrimenti non è proprio possibile esprimere solidarietà nei confronti di chi attenta, per un guadagno economico, alla salute di tanti cittadini, all’immagine della nostra bella Terra, al futuro dei propri figli, dei propri nipoti. Una recente indagine epidemiologica ha evidenziato un aumento statisticamente significativo di alcune forme tumorali nel Basso Molise:questo dato potrebbe avere un collegamento con i fatti di cui si sta occupando la Procura di Larino? Se dovesse essere confermato, quanto accaduto è gravissimo! In caso di conferma degli atti illeciti, la politica in modo unanime dovrebbe prendere una dura posizione, manifestare in modo chiaro e inequivocabile la propria indignazione e chiedere i danni a tutte le società coinvolte nello scandalo. Se quanto riportato dalla stampa e oggetto dall’indagine della Procura di Larino verrà confermato, la solidarietà andrà espressa ai consumatori che, ignari, hanno consumato cibo coltivato su terreni inquinati da fanghi tossici e a tutti gli abitanti onesti del Basso Molise, certamente non ai loro carnefici.
Inoltre, sono state attivate azioni per tutelare i consumatori e tutti i cittadini? Ad esempio, oltre che sui terreni oggetto d’indagine, sono state previste analisi a campione anche su altri campi per escludere la presenza di inquinanti riconducibili ai fanghi tossici ? Sono state previste analisi a campione sugli ortaggi …prodotti nell’area ? E’ stata rilevata la presenza degli inquinanti in fiumi, torrenti, falde… da cui viene prelevata acqua poi utilizzata per usi domestici e agricoli? Inoltre come metodo deterrente si dovrebbe stabilire da questo momento, a campionatura, l’analisi dei terreni di tutta la Regione: questo per scoraggiare nuovi atti illeciti.
Purtroppo non è stata resa nota la qualità degli inquinanti, ma dovrebbe essere divulgata dai mezzi d’informazione televisivi, parlare della loro pericolosità… La stampa dovrebbe sacrificare una parte dello spazio dato al “pallone”e trattare sempre più frequentemente questi argomenti, che nascono dall’ignoranza, madre di una scarsa coscienza ambientale di molti cittadini : chi ha permesso questo scempio era consapevole della gravità delle sua azione? Spero in un risveglio della coscienza civile dei cittadini molisani, un segno incoraggiante è stata l’azione di oltre cento associazioni culturali contro l’eolico selvaggio a Altilia, la protesta per la discarica di Montagano e la costruzione di una centrale Turbogas a Venafro. La protesta , comunque, deve essere poi accompagnata da scelte politiche oculate e credibili, per non dare l’idea alla gente che si vuole fare politica “con” e non “per” il territorio. Tutti insieme, nel prossimo futuro dovremmo essere pronti a lottare per scongiurare la realizzazione di centrali nucleari, di depositi di scorie in Molise e in Italia, e tutte le azioni di chi, vuole colonizzare la nostra Terra per trasformarla in una pattumiera per poter trarci un guadagno facile, magari con la complicità di qualche disperato.
La nostra Terra, cari politici, dà acqua alle regioni vicine, metano, elettricità…non abbiamo bisogno di altre centrali a biomasse, pale eoliche, turbogas, nucleare… Per il Molise vogliamo finanziamenti per un progetto politico capace di dare uno sviluppo alla nostra regione che tenga conto delle nostre risorse: un’industria che miri all’innovazione , ma con un occhio puntato sulla tradizione per un “agroalimentare” di qualità in grado di fungere da volano per la nostra agricoltura e che dia spazio alla promozione di un turismo culturale che tenga conto del ricco esistente, capace di trainare e valorizzare l’enogastronomia e l’artigianato artistico. Tutti i politici, che pensano del Molise come una Terra facile da conquistare e da utilizzare per facili guadagni, a dispetto della salute e del profitto onesto di molti cittadini, possono andare via: per il Molise, vogliamo una regione da sogno!
Marcello Pastorini
Ecomuseo Itinerari Frentani