Il palazzo di Via Saverio CannarsaTERMOLI _ L’edificio di via Cannarsa a Termoli, a conclusione del “consolidamento”, è il più sicuro di Termoli tra quelli della sua tipologia. E’ quanto emerso nel corso della conferenza stampa di questa mattina tenuta davanti il condominio della città da professionisti ed amministratori che nel corso dell’ultimo anno hanno lavorato per mettere in completa sicurezza l’immobile.

Alle 11.30 di oggi davanti lo stabile, sgomberato per diversi mesi lo scorso anno a causa di lesioni ad uno dei pilastri della fondamenta, si sono trovati l’Amministratore del Condominio Vincenzo Sciarretta, il Progettista e Strutturista Nino Toffi ed il Direttore dei Lavori l’architetto Michele Di Cesare. I tecnici hanno illustrato le diverse fasi di realizzazione degli interventi strutturali effettuati nei locali seminterrati dello stabile di circa 10 piani.

“La messa in sicurezza dell’edificio è costato 800.000 euro pagati interamente dalle 80 famiglie che risiedono nel palazzo ed ha richiesto un anno di tempo poiché trattasi di uno stabile costruito negli anni sessanta _ ha dichiarato Toffi _ e quindi privo di un deposito del calcolo del cemento armato. Per tale motivo si è dovuto procedere alla ricognizione della situazione esistente”. L’architetto Di Cesare ha spiegato in dettaglio l’intervento radicale portato a termine sui pilastri con: “camice costituite da angolari e piastre in acciaio” che hanno permesso di mettere in sicurezza l’immobile”.

Secondo i tecnici una delle causeMichele Di Cesare, Nino Toffi e Vincenzo Sciarretta scatenanti della lesione dei pilasti è da attribuire al dissesto silenzioso della rete fognaria ed idrica intercorsa nei vari decenni passati ed alla contestuale impossibilità di ispezionarla per la realizzazione di una copertura con una pavimentazione senza le dovute accortezze da parte di un commerciante.

Questi lavori successivi alla costruzione dell’edificio, non ha permesso l’ispezionabilità della rete fognaria e quindi nel corso degli anni le fogne, allagandosi sotto la pavimentazione, hanno determinato le lesioni alle fondamenta senza possibilità di tenerle sotto controllo. Ora i pozzetti sono regolarmente accessibili alle verifiche in molti punti del piano interrato. Era la serata del 20 aprile 2009 quando oltre trenta famiglie del Palazzo di via Cannarsa furono costrette all’improvviso e nottetempo a lasciare la propria casa in pigiama per recarsi da parenti, amici o in albergo, a loro spese, a causa dell’ordinanza di sgombero degli appartamenti. Del resto il parziale “spanciamento” di uno dei 123 pilastri reggevano il palazzo avevano creato una certa tensione tra i tecnici e residenti.

L’Amministrazione comunale ed il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, anche a causa del terremoto di L’Aquila verificatosi solo qualche giorno prima, prescrisse una serie di lavori che il Condominio doveva osservare ed eseguire. Tra le altre cause del disastro, il peso eccessivo del carico strutturale della biblioteca. I locali che hanno ospitato la biblioteca comunale non erano, infatti, idonei a tale destinazione. Lo hanno detto oggi a chiare lettere ingegneri ed architetti. “La biblioteca necessita di un dimensionamento di un carico di almeno 600 chili per metro quadro mentre il solaio delle stanze dove è stata ubicata non è risultato adatto a sopportare il peso dei libri _ ha concluso l’ingegnere Toffi _.In effetti dove oggi insiste una trave in cemento armato puntellata è proprio nel punto in cui sono ammassati molti chili di libri”.

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Tony Cericola
Web designer, videomaker, editore, copywriter e blogger. Da quando è nata internet mi occupo di costruire strategie digitali per le aziende. Il mio lavoro consiste nel trovare un punto di contatto creativo tra il mondo digitale, dei social media e gli obiettivi dell’azienda, costruendo un piano strategico ed editoriale. È importante individuare gli strumenti giusti, il budget e i canali media a disposizione per non disperdere le energie.

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