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Vito D’Aprile
CAMPOMARINO _ I tesserati del Partito Democratico di Campomarino che fanno riferimento all’Area Bersani intendono portare a conoscenza della cittadinanza, dei militanti e degli organi dirigenti le motivazioni che hanno spinto i tesserati a non prendere parte alle votazioni del congresso cittadino del 9 maggio 2010. Tali ragioni risiedono innanzitutto nella non condivisione di quelle scelte politiche che negli ultimi 2-3 anni hanno portato ad un crollo verticale dei consensi del Partito Democratico facendo scivolare la principale forza del centro sinistra a livelli di partito di opinione, da ultimo l’esempio delle recenti amministrative a Termoli in cui il partito ha di poco superato la soglia del 5 %. Tali risultati, che hanno visto un susseguirsi di sconfitte elettorali, dalle ultime regionali, alle politiche del 2008 per finire alle amministrative in molti centri della Regione, dal capoluogo Campobasso, a Larino, Santa Croce di Magliano, Campomarino, Petacciato ed infine Montenero e Termoli sono lo specchio di una gestione del partito, dal vertice regionale a quelli locali, incapace di portare avanti un progetto unitario con le altre forze del centro sinistra.

Questo gruppo dirigente, ben rappresentato anche a livello locale nei modi e nei comportamenti, ha sistematicamente evitato di prendere atto del proprio fallimento ritenendo sufficiente l’autoassoluzione, si è chiuso in un atteggiamento autoreferenziale chiudendo a forme di dialogo con le altre forze del centro sinistra, con la società civile, con i gruppi e le associazione che non siano le solite rappresentate da componenti dello stesso nucleo famigliare. Questo gruppo dirigente si è semplicemente preoccupato di garantirsi la sopravvivenza politica arroccandosi in una difesa costituita solo dalla numerosità di tessere fatte sottoscrivere.

Noi, in tutto questo, non ci riconosciamo; Pur aderendo e condividendo completamente i valori ispiratori del Partito Democratico, il codice Etico, le linee politiche nazionali e riconoscendoci parte di questo partito non riteniamo di poter più condividere gli atteggiamenti incomprensibili, di poter assecondare le astruse trovate di qualche stratega regionale sistematicamente risultate fallimentari. Uno degli ultimi capolavori è stata la candidatura a Termoli dell’Avvocato Gatti, non tesserata al Partito Democratico, dopo uno stillicidio di nomi che sono passati dall’Dott Spagnuolo noto professionista con un buon risultato elettorale nelle liste di AN alle ultime regionali, per passare ad altre improbabili candidature pur di osteggiare la convergenza che l’intero centro sinistra aveva, sin da subito trovato, sul nome di Filippo Monaco tesserato PD e da sempre uomo riconosciuto di centro sinistra.

Risultato elettorale dello ostinazione di questa classe dirigente: PD 5,62% e nessun rappresentante in consiglio comunale, peggior risultato di sempre, e Filippo Monaco 43%. Abbiamo perso Montenero spaccando il centrosinistra locale che è maggioranza con l’unico intento di arrecare danno all’onorevole Di Pietro nostro alleato dopo che, in assemblea regionale si era votato un documento che all’unanimità vedeva Pd e IDV alleati con le altre forze del centro sinistra. Ebbene si è perso anche li con la lista capeggiata da Chiappini e sostenuta da quella parte del PD vicina all’attuale vertice regionale al 13% ( con buona pace della responsabilità della segreteria regionale PD che, aveva pubblicamente dichiarato che sarebbe stata presente alla presentazione della lista Chiappini), la candidata dott. Rosati al 40% e, per la prima volta dopo oltre due decenni Sindaco al PDL con Travaglini al 47%. Ma evidentemente questo modus operandi non conosce ne pause ne riflessioni anzi, a Campomarino, forte di tesserati più o meno anomali nella loro appartenenza al PD ritiene ancora una volta di proseguire senza i tentennamenti su una rotta già tracciata di isolamento. Una rotta che, per il persistere di atteggiamenti e personalismi, impedirà di aggregare intorno ad un progetto unitario le locali forze del centro sinistra. Evidentemente gli ultimi esiti elettorali non hanno insegnato nulla. Il prossimo esame è già dietro l’angolo.

Continuando cosi non resterà che dichiararci ancora una volta soddisfatti dei deludenti risultati che avranno consegnato anche la Provincia di Campobasso al centro destra di Michele Iorio. Noi riteniamo il partito come un organismo vivo, centro di discussione e di elaborazione politica, una agorà in cui il confronto e le idee la facciano da padrona, vogliamo un partito in cui magari vi siano meno tesserati ma più attivisti, più soggetti che portino le loro esperienze, idee, capacità. Non ci interessano circoli cittadini visti come fortini di questa o quella fazione, vogliamo un Partito Democratico che venga identificato con la gente e non con questo o quel personaggio locale, un partito che sappia aprirsi e parlare dei problemi, che invogli gli iscritti ed i simpatizzanti ad avvicinarsi spontaneamente piuttosto che essere sollecitati a presentarsi a votare nelle singola occasioni. Ci chiediamo dove sia la passione politica, ci chiediamo dove sia la discussione ed il confronto, ci chiediamo dove siano gli attivisti (coloro che gratuitamente, per passione e non per “lavoro” svolgano impegno politico), ci chiediamo quali siano le proposte che questa classe dirigente del PD intende portare avanti a livello locale come a livello regionale sui singoli problemi.
 
Chiediamo urgentemente un cambio di passo, per il bene del partito e per il bene del centrosinistra molisano. A Campomarino e non solo abbiamo questa concreta esigenza.

I tesserati del PD di Campomarino: Michele Di Giglio, Antonietta Vaccarella, Alessandro Petriella, Michele Rendina, Severino Calenda, Daniele Bonifazi, Luciano Cieri Angelo, Cirelli Vito D’Aprile, Giovanni Maraffini, Angela Nargiso, Pier Luigi Bo, Renato Cirelli, Donato Crovella, Alessandra Pomponio, Stefano Di Labbio, Giuseppe Nargiso, Antonio Cutillo, AnnaMaria Gabriella, Del Gesso Maria Luisa, Di Labbio Cristina, Di Labbio Anna Vaccarella, Maria Leonzio, Pier Luigi Macro, Teresa Streppa, Lucia Mastronardi, Settimio Di Giammartino, Adua Liberata, Galante Anna, Maria Sirigu Antonio, Cieri Concetta Maraffini, Nicola Basciano, Amalia Desiato, Adriana Manes.