CAMPOBASSO _ Il piano di dimensionamento scolastico approvato in Consiglio regionale ha evidenziato, ancora una volta, la miopia e il piccolo cabotaggio della maggioranza di centrodestra. Una pioggia di emendamenti che hanno stravolto il lavoro della Commissione regionale, che a sua volta già aveva stravolto le bozze delle due Province e della Giunta regionale. Variazioni improntate tutte a spostare presidenze di istituti come fossero pedine, al solo scopo di salvaguardare territori “amici”, a prescindere dall’opportunità o meno di certe decisioni, o meglio ancora, da una vera e lungimirante programmazione e, per giunta, in ritardo notevolissimo rispetto alla tempistica fissata dalla legge.

Un dibattito che di minuto in minuto nelle intenzioni dei consiglieri avrebbe dovuto cambiare gli assetti delle dirigenze scolastiche usate di fatto come pedine. Intanto, l’osservazione che ormai sono tantissimi i piccolissimi centri dove l’esistenza o meno di una presidenza viene considerata vitale per un sistema sociale ridotto al minimo, nonostante le spese che comporta. Ma soprattutto l’amara sensazione che dietro il nuovo piano triennale non ci sia una vera azione programmatrice, ma solo l’ottusa difesa di situazioni difficili da giustificare sul piano della scelta politica, ma vantaggiosi sotto il profilo della mera convenienza elettorale. La questione, però, non è solo politica, ma anche tecnica: nel testo licenziato dal consiglio e consegnatoci nella stesura definitiva ci sono incongruenze ed errori tecnici.

Un esempio per tutti: al punto 23, comune di Campomarino, figura ora testualmente , per un totale dichiarato di 756 alunni. Senonchè, l’Istituto che ormai include tutte le scuole di ogni ordine e grado, è innanzitutto diventato “Omnicomprensivo” ed essendo formato dall’ l’Istituto “comprensivo” con 717 alunni + Istituto professionale servizi commerciali con 75 alunni, ha un totale di 792 alunni; al punto 30, comune di Larino, l’Istituto di Istruzione Superiore “D’Ovidio” (liceo classico e scientifico) cede l’Istituto professionale servizi commerciali con 75 alunni, per un totale dichiarato di 425 alunni, mentre, in realtà, vanno sottratti i 75 alunni di Campomarino ed il liceo resta con solo 350 alunni.

Non si tratta di semplici errori di trascrizione o di calcolo, ma di incongruenze rilevanti sull’attuazione del piano che non consentono correzioni “d’ufficio”, né l’applicazione concreta di alcune delle scelte operate dal consiglio. Dunque, chi esercita il controllo di legittimità e di regolarità tecnica sul piano approvato, naturalmente prima che sia pubblicato? Si suppone che tale compito spetti alla Direzione Scolastica Regionale, competente ad emettere il decreto, che non vorrà certamente sottoscrivere una atto amministrativo viziato, ma, se così non dovesse essere, si ritiene che il piano debba tornare con urgenza in consiglio per le opportune rettifiche ed il corretto coordinamento degli emendamenti con il testo definitivo. Insomma, quattro mesi di approfondimenti per poi emanare il piano ad iscrizioni quasi scadute ……

Vice segretario Pd Molise Francesco Totaro

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