CAMPOBASSO _ “Quelli di ieri e di oggi sono stati due giorni di intenso lavoro sulla Manovra Finanziaria”. Lo ha detto il Presidente della Regione Michele Iorio a margine degli incontri e confronti tenuti ieri e oggi a Roma in sede di Conferenza dei Presidenti, di Conferenza Stato-Regioni e di Ufficio Politico del PDL. “Ieri -ha raccontato ancora il Presidente Iorio, che è intervenuto anche nella veste di vice Presidente della Conferenza delle Regioni- abbiamo incontrato le Forze Sociali, tra cui la Confindustria, i sindacati e le varie associazioni datoriali. Insieme abbiamo espresso preoccupazione per quella parte della manovra che vede tagli importanti a carico delle regioni con la inevitabile possibilità che essi compromettano i servizi e i Fondi destinati nell’espletamento delle funzioni delegate da parte del Governo centrale alle autonomie regionali e riguardanti il sostegno alle imprese e all’agricoltura.

Le stesse preoccupazioni le abbiamo evidenziate oggi ai Gruppi politici di Maggioranza e di Opposizione del Senato nel corso di una riunione organizzata ad hoc. Ai Senatori abbiamo chiarito che le Regioni condividono certamente i capisaldi della manovra, sono però molto preoccupate sul merito delle singole scelte dei tagli previsti e che riguardano i servizi che debbono fornire ai cittadini. Nel pomeriggio, in una cornice più squisitamente partitica, in sede di Ufficio di Presidenza del PDL, sia io che gli altri Presidenti, abbiamo riportato questa posizione al Presidente Berlusconi, il quale ha mostrato molta attenzione per le nostre eccezioni e si è impegnato ad intervenire, fermo restando la determinazione assoluta a condurre in porto la Finanziaria così come impostata in termini di entità numerica complessiva. “Per quanto riguarda il Molise –ha aggiunto poi il Presidente Iorio- è assolutamente indispensabile avviare una fase di riflessione sul sistema organizzativo della struttura della Regione e dei suoi Enti derivati.

E’ necessaria la riduzione delle spese superflue, a cominciare dai costi della politica. Tagli che inseriremo nella manovra di fine luglio e che per quanto riguarda quelli della politica saranno immediatamente operativi”. “Va ricordato –ha detto ancora Iorio- che come Governo Regionale, negli ultimi anni, ci siamo impegnati a concretizzare una serie di riforme che hanno già abbondantemente eliminato molte rappresentanze politiche in organizzazioni e strutture strumentali della stessa Regione. Abbiamo ridotto il loro numero complessivo di oltre il 40%. Come pure nella macchina amministrativa regionale abbiamo decrementato del 30% il totale dei dirigenti, mentre ora stiamo attuando una legge che riduce da 6 a 1 i Direttori generali. Parallelamente stiamo attivando manovre per la contrazione del numero complessivo dei dipendenti regionali. Certo non è ancora abbastanza, dobbiamo fare ulteriori sforzi. Ma ci siamo avviati sulla buona strada. Continueremo il percorso intrapreso con l’intenzione di migliorare i nostri servizi burocratici per renderli più capaci di soddisfare le esigenze dei molisani.

In un quadro strategico così delineato però, non posso non sottolineare con una certa soddisfazione che il Bilancio della Regione Molise è assolutamente sano, senza buchi, ed è costantemente sottoposto alla verifica da parte di Moody’s che ne ha sempre confermato la buona tenuta. L’ultima valutazione, “A2”, è dello scorso mese di maggio 2010. Anche sulla sanità, nonostante le difficoltà più evidenti, siamo sicuri di riportare i conti in ordine con manovre di contenimento della spesa che non riducano l’efficacia e l’efficienza del servizio nel suo complesso e nelle singole prestazioni agli utenti.

In definitiva possiamo dire che ci troviamo di fronte a un momento di grande trasformazione. Sono certo però che la Regione Molise saprà affrontare in maniera adeguata questa fase contenendo la spesa corrente e rilanciando contemporaneamente lo sviluppo. Metteremo, infatti, in campo manovre efficaci per gli investimenti da destinare sia alle imprese che alle infrastrutture. In particolare è necessario essere molto severi sull’utilizzo di tutte le risorse disponibili per rilanciare il settore dell’edilizia. A tal fine, tra le altre cose, disincaglieremo le opere bloccate e riassegneremo, dopo averli revocati, i fondi non utilizzati”.

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