LUPARA _ L’art 16 della legge 148/2011,fin dalla sua approvazione, ha suscitato moltissime critiche , sopratutto da parte degli amministratori dei Piccoli Comuni . Lo spirito della norma (sarebbe dovuto essere) migliorare i servizi per gli abitanti dei piccoli comuni e ridurre gli sprechi, peccato che gli sprechi non “abitano” nei Piccoli Comuni, o per lo meno ce ne sono, ma molti di meno rispetto ad altre istituzioni, ed in funzione di ciò, la norma ha previsto un drastico taglio dei rappresentanti locali dei Piccoli Comuni. Annunci eclatanti furono fatti nell’Agosto del 2011 dall’allora MINISTRO per la semplificazione on.CALDEROLI.

Peccato che erano degli “sgabelli” ed erano in molti casi anche sgabelli gratis… Infatti tornando all’articolo 16, il comma 17 recita : “A decorrere dal primo rinnovo di ciascun consiglio comunale successivo alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto: a) per i comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti, il consiglio comunale è composto, oltre che dal sindaco, da sei consiglieri; b) per i comuni con popolazione superiore a 1.000 e fino a 3.000 abitanti, il consiglio comunale è composto, oltre che dal sindaco, da sei consiglieri ed il numero massimo degli assessori è stabilito in due; c) per i comuni con popolazione superiore a 3.000 e fino a 5.000 abitanti, il consiglio comunale è composto, oltre che dal sindaco, da sette consiglieri ed il numero massimo degli assessori è stabilito in tre; d. per i comuni con popolazione superiore a 5.000 e fino a 10.000 abitanti, il consiglio comunale è composto, oltre che dal sindaco, da dieci consiglieri ed il numero massimo degli assessori è stabilito in quattro. 

Ad oggi , sembrerebbe esserci la proroga , di nove mesi , di una parte dell’art 16, tutta quella parte che riguarda le associazioni obbligatorie tra piccoli comuni attraverso i modelli gestionali delle unioni di comuni o delle convenzioni, per i servizi e per le funzioni fondamentali . Ciò che non sembrerebbe essee prorogato del famoso art. 16 della 148/2011, sono i commi ” 17,18,19,20,21,23,26,28,29,30,31″ e nemmeno tra gli emendamenti presentati in senato per il dl 216 /2012(milleproroghe) risultano ad una prima vista modifiche -Ora in” VIRTU’ DEL COMMA 17 DELL’ARTICOLO 16 DELLA LEGGE 148/2012( non prorogato) le Giunte nei Comuni fino a mille abitanti ci saranno o non ci saranno dopo le elezioni amministrative del 2012 ???

Le funzioni della Giunta (post Bassanini) sono diventate fondamentali, perchè è organo decisionale ed esecutivo, che emette delibere che danno il via all’azione amministrativa dei responsabili di servizio , e nei piccoli comuni che non hanno responsabili di servizio funge anche da organo di gestione ( anche se questa seconda parte è molto discutibile e meriterebbe un approfondimento). Qualora, nei comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti in base a questa norma le Giunte non fossero più esistenti, i nuovi sindaci ,quelli eletti nei comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti da maggio 2012 ,diventerebbero dei commissari straordinari ?Con potere decisionale monocratico ??? Ricordando che la giunta ha anche un importante funzione di raccordo tra più “pensieri” e si esprime quidni come organo collegiale e non è di poca importanza avere diversi punti di vista vincolanti….STIAMO FORSE TORNANDO AI PODESTA’???’

Franco D’Abarno

Articolo precedenteSlittano al 15 febbraio selezioni personale per settore turistico
Articolo successivoDi Brino si complimenta con Termoli calcio per vittoria Coppa italia regionale

2 Commenti

  1. Ex Sindaco, Ex Assessore di Comunità Montana e ex Consigliere comunale
    In un’ ottica di razionalizzazione della finanza pubblica, è giusto che anche i piccoli Comuni facciano la loro parte, anche se sono gli ultimi anelli di una gigantesca macchina amministrativa dello Stato a cui far fare sacrifici.La gestione dei servizi e degli uffici in forma associata del resto non è una novità ma parte dal lontano 1990 con la legge 142. Trovo assolutamente normale che piccoli comuni di poche centinia di abitanti vengano amministrati dal Sindaco e da sei consiglieri.E’ altrettanto normale che non ci sia più un organo esecutivo ( vi sembrerebbe logico in un consesso di solo 6 consiglieri avere una Giunta con minimo tre unità Sindaco compreso? a me no!) E’, invece, necessario , in tale quadro,assegnare al Consiglio di questi piccoli comuni anche le funzioni residuali che avevano le vecchie Giunte. Ultima annotazione: in un qualsiasi contesto e forma di riforma, per non far tramontare definitivamente ogni forma di controllo e quindi di trasparenza, economicità ed efficacia dell’azione amministrativa,è necessario ripristinare i controlli sugli atti dei comuni ( vi ricordate gli ex Comitati regionali di controllo), incautamente e frettolosamente eliminati con la prima riforma del titolo V della Costituzione (governo D’ Alema).

  2. piccoli e medi comuni
    perchè limitare certe considerazione solo ai comuni con 1.000 abitanti? secondo me anche quelli più grandi dovrebbero rivedere un pò tutto. oggi le g.m. pensano di potere governare tutto da sole e con la scusa di demandare al responsabile del servizio superano il controllo del consiglio comunale. allora sarebbe meglio l’eliminazione, di fatto della g.m., il consiglio che sia fatto solo dalla maggioranza (tanto la minoranza per quanto possa sbraitare sempre tale rimane e non viene ascoltata) e eliminiami personaggi e passaggi. tutto in mano a chi comanda… ovviamente è un intervento ironico e nemmeno tanto. altrettanto ovviamnete sono d’accordo per il ripristino dei co.re.co. almeno intervenivano c on cognizione di causa e agivano. oggi la prefettura può solo dire qualcosa ma non certo bocciare azioni (o non azioni) messe in campo da una massa di approfittatori della politica.