CAMPOBASSO _ Ieri il Consiglio di Stato ha pubblicato la sentenza n. 07761/2010, discussa l’8.10.2010, accogliendo il ricorso della Essebiesse Power s.r.l. contro il Ministero dei Beni Culturali inerente l’installazione di n. 16 torri eoliche nella Valle del Tammaro, in agro dei comuni di Cercepiccola (CB) e S. Giuliano del Sannio (CB), a ridosso dell’area archeologica di Saepinum – Altilia che rappresenta con l’antica città sannitica- romana del IV° Secolo A.C., un unicum storico che ha spinto il mese scorso il Consiglio Comunale di Roma ad adottare un deliberato unanime di tutela e salvaguardia.

Purtroppo a nulla sono servite le mobilitazioni nazionali e internazionali in difesa dell’arte e della cultura molisana, a nulla sono servite le interrogazioni parlamentari, le petizioni popolari e il Presidio Permanente avviato proprio a Porta Tammaro nell’antica città di Saepinum. A nulla è valso l’impegno di 95 associazioni ambientaliste e culturali, comitati di cittadini, organizzazioni professionali e sindacali, riunite in una Rete contro l’Eolico Selvaggio. Per uno dei simboli di un’intera regione non c’è più niente da fare. Dopo la sentenza resa pubblica oggi, le ruspe potranno avviare i lavori e nel giro di qualche mese, una delle Valli Italiane più suggestive e interessanti in termini paesaggistici, storici e archeologici, sarà irreversibilmente stravolta.

Prima che ciò accada, e viste le migliaia di firme già raccolte e depositate alla Presidenza del Consiglio Regionale per salvaguardare le aree di pregio del Molise, mi appello al Governo Nazionale perché verifichi con somma urgenza la possibilità di adottare un atto straordinario simile a quello assunto recentemente dal Consiglio dei Ministri che ha stoppato l’installazione di torri eoliche in Valtellina al confine tra le province di Sondrio e di Bergamo. Mi auguro che la sensibilità mostrata dal Ministro dei Beni Culturali che ha prontamente accolto la sollecitazione di Matteo Orfini e del Vice-Presidente della Commissione Cultura del Senato, Vincenzo Vita, di attivazione di un confronto teso a salvaguardare il parco archeologico di Saepinum – Altilia, possa tradursi in un dispositivo istituzionale urgente che vada incontro alle aspettative dell’intero Consiglio Regionale del Molise che all’unanimità si è pronunciato in tal senso con Delibera n. 314/2007.

Mi appello al Presidente della Giunta Regionale perché venga tempestivamente recepita e approvata la proposta di moratoria presentata dalla Rete delle 95 associazioni contro l’eolico selvaggio e corredata di 2.500 firme. Occorre una volontà unanime di tutti gli schieramenti che offra un iter legislativo urgente alla moratoria e la trasformi in norma vincolante attuativa. Sono convinto che gli appelli al Presidente del Consiglio dei Ministri, Parlamentare eletto nella Circoscrizione Elettorale della Regione Molise, e al Presidente della Giunta Regionale, sono appelli dettati più dalla volontà che dalla ragione, ma ciò non preclude il diritto di tali Autorità Adite di intraprendere con somma urgenza ogni iniziativa a tutela di millenni di storia a rischio, di una comunità locale che vuole difendere la propria identità culturale e di una regione che già produce energia per 4 volte il proprio fabbisogno, e che è tra le più avanzate del mondo per produzioni di energia da fonti rinnovabili con una percentuale pari al 110% sul proprio fabbisogno tra cui si segnala il 72% da energia eolica. In attesa di un auspicabile e celere riscontro, e fermo restando l’autonoma e differente inchiesta della Procura della Repubblica di Campobasso sull’articolato esposto del Ministero dei Beni Culturali sulla questione in oggetto, si porgono distinti saluti.

Michele Petraroia

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