CAMPOBASSO _ “Il governatore della Regione Molise Iorio, commissario ad acta per la sanità, sta mettendo da tempo a rischio il diritto costituzionale alla tutela della salute dei cittadini, disinteressandosi dell’enorme disavanzo finanziario della regione e privando i due principali ospedali molisani di mezzi e di personale. Nel frattempo esibisce un indecente uso familistico della sanità, da ultimo il caso del figlio chiamato a prestare la propria attività di medico in Molise dove c’è il commissariamento del sistema sanitario e dove vige il divieto di assunzioni per il personale sanitario”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante e il Consigliere Regionale del Molise Michele Petraroia.

“Facendo seguito alle numerose comunicazioni a firma del Consigliere Petraroia sulla tutela della salute pubblica e il commissariamento del Sistema Sanitario Regionale del Molise trasmesse al Ministro per la Salute e al Ministro dell’Economia – aggiungono i senatori del Pd – chiediamo con un’interrogazione parlamentare ai ministri e al Presidente del Consiglio, grande sponsor di Iorio, se non sia finalmente giunto il momento di nominare un sostituto che possa evitare lo smantellamento della rete ospedaliera molisana e lo sfascio completo dei conti. La misura è colma ormai: in passato la creazione ‘ad hoc’ dell’unità di Neurofisiopatologia presso l’Ospedale Veneziale di Isernia, affidata al fratello di Iorio, aveva destato qualche perplessità in quanto in Molise l’Unità Operativa era già insediata presso l’Ospedale Cardarelli di Campobasso e per la patologia c’era una convenzione con l’Istituto Neuromed, che dista pochi chilometri da Isernia.

Ora, con la recente assunzione del figlio del governatore Iorio in spregio alla normativa e al contenimento dei costi pubblici, assistiamo all’ennesimo affondo del presidente della regione, vero padre padrone della sanità molisana. E’ giunto il momento di dire basta, e restituire il diritto alla salute ai cittadini molisani, ormai costretti dall’amministrazione Iorio a curarsi a loro spese presso le strutture private, mentre l’imposizione fiscale della regione rimane una delle più alte del Paese” – concludono gli esponenti del Pd.

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