PIETRABBONDANTE _ “L’opera ingegneristica moderna, rispettosa ed integrata con l’ambiente e particolarmente adatta ad conservare e a rendere fruibile il grande patrimonio culturale del Sannio, e di Pietrabbondante in modo particolare, è forse uno degli esempi più concreti dell’importanza dell’autonomia regionale e del valore immenso che essa rappresenta per il futuro di questa terra e di chi ci vive. Sarebbe stato piuttosto difficile spiegare allo Stato centrale o al Governo di una macroregione il valore intrinseco di un museo per un dato territorio, l’intero Alto Molise, per una comunità, Pietrabbondante e per l’identità sannita e molisana.

Invece, grazie alla nostra autonomia regionale, abbiamo potuto raccogliere un bisogno che emergeva da una data realtà e lo abbiamo trasformato in un progetto che fa parte di un programma culturale più ampio da noi finanziato e realizzato. Il museo di oggi, dunque, è un tributo all’antico Sannio, all’identità molisana e allo sviluppo di un territorio che può e deve immaginare un domani con una capacità di crescita dal punto di vista turistico-ricettivo, culturale e scientifico”.

Lo ha detto il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, inaugurando, nella mattinata di oggi, il primo lotto funzionale del Museo Archeologico di Pietrabbondante. “Questo primo lotto, cui si aggiungerà, entro dicembre, il secondo lotto definitivo – ha detto ancora il Presidente Iorio – dà già l’idea di un’opera architettonica pensata per la fruizione storica della civiltà sannita, ma anche di un punto di incontro e di sviluppo per iniziative a carattere scientifico, divulgativo e didattico. Mi dicono i progettisti che sono state utilizzate tecniche costruttive modernissime e che sono stati impiegati materiali caratteristici come la pietra, ma anche vetri speciali tenuti insieme con le stesse tecniche della Piramide del Louvre.

Una serie di accorgimenti che, insieme all’interramento di alcuni piani, hanno consentito di avere una struttura grande, la cui modernità si sposa con un ambiente incontaminato e antico, in cui emerge la grandezza della civiltà sannita e, quindi, la sua storia millenaria. Il Governo regionale ha integralmente finanziato quest’opera al fine di evitare lungaggini che eventualmente sarebbero venute da procedure parziali. In parallelo, abbiamo costituito anche la Fondazione “Molise Cultura”, demandandole il compito di gestire in maniera unitaria il patrimonio culturale regionale. È quindi immaginabile incaricare la stessa di poter avviare e governare questa struttura in una logica museale molisana, ma con aspettative di interesse per il resto dell’Italia.

Articolo precedenteLa Flc-Cgil protesta davanti sede Regione. “Iorio si interessi dei precari della scuola”
Articolo successivoDa oggi obbligatoria autorizzazione sismica per nuove costruzioni pubbliche e private