Cala Tramontana: un vecchio ciclomotore (foto C.L.Smoke)
Cala Tramontana: un vecchio ciclomotore (foto C.L.Smoke)
ISOLE TREMITI _ Sono sempre loro, i giovani, a dare l’esempio di massima civiltà nel pieno rispetto per l’ambiente. E siccome parliamo di una categoria sociale estremamente rarefatta nel comune isolano, eccoli muoversi dalle località limitrofe della costiera esterna, per dare una mano ad eliminare la sporcizia, i residui di materiali da riciclare con la rottamazione.

Mentre i falsi profeti, paladini di una inesistente “cultura”, scorrazzano per il web seminando sciocchezze sgrammaticate, esempi desolanti di mala informazione accanto a gratuiti spot pubblicitarie per le loro piccole imprese, ecco sbarcare una cinquantina di ragazzi sotto i vent’anni, animati da sacro intento di gratuito soccorso per le nostre martoriate isole. Evitiamo, per favore, aggettivi del tutto impropri, come “amate”, che se correlati alla sensibilità di alcuni residenti, nella fattispecie parrebbero un risibile insulto. Amore puro è se mai quello che ha incentivato il gruppo  scout di San Marco in Lamis, referente dell’iniziativa attuata nel fine settimana fra il 18 e il 19 giugno scorsi, un lodevole intervento educativo denominato “Pulizia delle cale e dei litorali delle Isole Tremiti”. Non dobbiamo certo temere smentite nell’affermare che con tale operazione si è praticato in effetti un delicato massaggio al cuore dell’umanità più sensibile di residenti e visitatori.

I luoghi posti sotto delicata cura di pulizia erano in particolare Cala Tramontana, Cala Inglesi, il molo di attracco dell’Isola di San Nicola e i murazzi della banchina, la pineta di San Domino e Cala del Diamante. Traboccavano letteralmente di avanzi problematici, non solo  plastica e polistirolo, ma anche residuati della consuetudine domestica, attrezzi non più utilizzabil e altre sciocchezze del genere.

Io stesso, nei giorni immediatamente precedenti (il 3 giugno, per la precisione), avevo rilevato addirittura la presenza, male occultata fra la vegetazione di Cala Tramontana, di un vecchio ciclomotore, che ho fotografato come orrido esempio di “rottamazione ambientale”, per così dire.

Non è la prima volta che mi capita, a dimostrazione della totale assenza di sensibilità ambientale imperante in una cultura sempre più schiava dell’utile spicciolo teso ad evitare le spese di riciclaggio, di recupero dei materiali, in una generica ignoranza delle regole più elementari di rispetto per l’ambiente.

E’ un tipo d’attenzione che non può essere delegata, “tout-court”, alle iniziative di volonterose quanto lodevoli scampagnate di pochi ragazzi beneducati.

Il gruppo AGESCI di San Marco in Lamis (cui appartengono i giovani intervenuti) ha dato una sonora lezione di umanità alla parte meno ammirevole della politica locale, la stessa che si erge a stigmatizzare di continuo, con  lamentose grida, la sporcizia, l’incuria, la profanazione dell’ambiente. Salvo poi, quando sale al potere, rimanere immobile nel pianto motivato dalla mancanza di risorse economiche.

In effetti quei ragazzi, senza particolari finanziamenti e con l’unico supporto di una ben consapevole determinazione etica, sono divenuti un involontario ammonimento per eventuali tribuni chiacchieroni che si parlassero addosso approfittando del lerciume, dell’incivile incuria, della profanazione ambientale, strumentalizzate unicamente in funzione di squallidi pretesti per una demagogia politica  di attendibilità piuttosto scarsa.

L’Ente Parco del Gargano è una sana istituzione cui fare capo, ma bisogna mantenerlo indenne dalle mire utilitaristiche di poco attendibili populisti.

In conclusione si dimostra sempre più limpido il principio che imporrebbe un fermo impegno a coinvolgere sempre più i giovani. Malauguratamente tuttavia, nelle Isole Tremiti mancano le generazioni più fresche. Quelli che si definiscono “giovani” purtroppo non sono altro che allegri quarantenni, o giù di là. Non sono certo loro il patrimonio umano su cui puntare per un avvenire di luminoso progresso.

Ritengo sia questa una delle carenze più drammatiche. I tremitesi dovrebbero farsene carico, interrompendo finalmente un digiuno dannoso che minaccia di condurre alla definitiva estinzione dela pur giovanissima specie. Pensate, l’ultima tremitese nata sulle isole conta oggi undici anni. Per trovare un’altra nascita precedente, bisogna risalire a ritroso il tempo per ulteriori 37 anni. Qualche rampollo dei residenti isolani viene al mondo ogni tanto sulla terraferma (in Termoli o Manfredonia), ma neppure costoro costituiscono una moltitudine rassicurante.

Pensateci, cari tremitesi, occorre procreare figli, generare forze nuove per garantire l’evoluzione futura di questo piccolo paradiso.

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Tony Cericola
Web designer, videomaker, editore, copywriter e blogger. Da quando è nata internet mi occupo di costruire strategie digitali per le aziende. Il mio lavoro consiste nel trovare un punto di contatto creativo tra il mondo digitale, dei social media e gli obiettivi dell’azienda, costruendo un piano strategico ed editoriale. È importante individuare gli strumenti giusti, il budget e i canali media a disposizione per non disperdere le energie.