TERMOLI _ La FIOM Molise apprende con stupore oggi le affermazioni del Presidente di Confindustria Molise, Mauro Natale, fatte nei confronti dell’Assessore Regionale Michele Petraroia,, “reo” di aver dichiarato di essere soddisfatto, a nome di tutto il Governo Regionale, per l’ordinanza del Tribunale di Larino (emessa il 17 aprile 2013 e) in merito alle decurtazioni salariali indebitamente applicate da FIAT agli iscritti FIOM dello stabilimento di Termoli. Si ricorda che le istituzioni devono rispettare le decisioni della Magistratura, al contrario di come fanno molti industriali in questo momento di crisi economica, nel quale il loro intento appare più volto a calpestare i diritti dei Lavoratori che non a pianificare ed attuare strategie di rilancio industriale.
Per questi motivi una decisione giudiziale che condanna la violazione dei diritti costituzionali (art. 2 Cost.), come nel caso in argomento, non può che trovare l’adesione e l’appoggio delle istituzioni, le quali devono tutelare l’iniziativa economica privata fino a quando questa non va a toccare e a ledere la dignità delle persone (art. 41 Cost.). Si ricorda, inoltre, al Presidente Mauro Natale che il 22 giugno 2012 il Consiglio Regionale della scorsa legislatura ha votato all’unanimità un ordine del giorno (che si allega al presente comunicato stampa) affinché nello stabilimento molisano della FIAT non si verificassero atti discriminatori in danno ai Lavoratori in base all’iscrizione sindacale e che tra i firmatari dell’ordine del giorno figurava il nome del Sig. Michele Scasserra, ex Presidente di Confindustria Molise nonché ex Assessore alle Attività Produttive.
La FIOM crede che è un dovere delle Istituzioni e della classe politica far rispettare le leggi e prendere posizione su fatti gravi come quelli accaduti nello stabilimento FIAT di Termoli, oggetto – si ribadisce- di una pronuncia giudiziale esecutiva, e crede che siano dichiarazioni come quelle fatte dal Presidente di Confindustria ad inasprire il clima e a non far ripartire le relazioni industriali, dichiarazioni che in questo momento, anche alla luce dell’arresto giurisprudenziale, dovrebbero essere più distensive.