La Fiat di Termoli
TERMOLI _ All’incontro in programma per il giorno 25 giugno, alle ore 15:30, presso il centro CEDAS della FIAT Powertrain di Termoli, si è presentata ai cancelli dello stabilimento la RSA FIOM-CGIL, nelle persone di: Biondi Serena, Di Biase Michele, Fierro Massimiliano, Fantauzzi Stefania, Natalino Pasquale e Masi Angelo nonchè il Segretario Regionale della FIOM-CGIL Giuseppe Tarantino, che aveva formulato richiesta di incontro unitamente alla RSA per discutere delle decurtazioni salariali effettuate solo nei confronti delgi iscritti alla FIOM. Ebbene la Fiat ha arbitrariamente negato al Segretario Regionale la possibilità di prendere parte all’incontro, partecipazione necessaria ai fini della tutela dei propri iscritti, lesi dalle mancanze in busta paga, partecipazione non espressamente nè formalmente negata dall’azienda.

L’accaduto è stato denunciato alle forze dell’ordine, che sono intervenute sul posto per verbalizzare il fatto. Quindi, con un ora di ritardo rispetto all’orario fissato e nonostante l’ostruzionismo della FIAT nei confronti del Segretario Regionale, alle 16:30, data l’importanza dell’argomento all’ordine del giorno, la sola RSA FIOM ha fatto ingresso nei locali della FIAT aspettandosi di discutere con i vertici aziendali, come da richiesta sottoscritta dalla medesima sigla sindacale regionale. L’intenzione era di cercare, attraverso una discussione con la Direzione del Personale, di eliminare la suddetta disparità salariale.

Purtroppo, con grande sorpresa e rammarico, la RSA si è trovata in una situazione piuttosto insolita: l’azienda, anziché presenziare con gli abituali interlocutori, ha mandato in sua vece i propri legali. Ovviamente la RSA ha avanzato le sue richieste, benché la situazione non rispecchiasse assolutamente quella che è la consueta dialettica di confronto e la normale prassi di trattativa sindacale, ma, a fronte delle sue rivendicazioni, i legali si sono premurati di precisare che l’azione di Fiat nei confronti degli iscritti FIOM-CGIL non è altro che la conseguenza dell’esecuzione del decreto del Tribunale di Larino del 23 aprile 2012 (unico in Italia), che prevede l’applicazione del CCNL del 2008. A tali affermazioni la RSA ha replicato sottolineando che tale contratto, però, prevede anche la clausola di “salvaguardia delle condizioni di miglior favore”.

Precisato che la RSA FIOM, e con essa la FIOM-CGIL Regionale, ha richiesto questo incontro per tentare di ripristinare una situazione di “normalità” dal punto di vista retributivo prima di mettere in atto qualsiasi azione legale, non si può che confermare, dato l’atteggiamento di chiusura mostrato dall’azienda nei suoi confronti, l’intenzione dell’Organizzazione Sindacale di adire le vie legali. Nella convinzione di subire un grave torto ed una forte discriminazione, la RSA si batterà per restituire ai suoi iscritti quella parte di salario ingiustamente decurtata. A questo punto, constatato che la Fiat non ha intenzione di dialogare con la FIOM-CGIL, risulta inevitabile il ricorso all’autorità giudiziaria per tutelare e salvaguardare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, restituendo ai suoi iscritti, oltre che la quota di salario decurtato, il diritto di scegliere l’organizzazione sindacale di cui far parte senza subire discriminazioni e penalizzazioni economiche.

La FIOM-CGIL Regionale
La RSA FIOM-CGIL

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1 commento

  1. Da quanto riportato in questo comunicato ritengo che:
    – se l’accesso al Segretario Regionale della FIOM-CGIL Giuseppe Tarantino alla riunione tenutasi nei locali Fiat è contro la legge non resta che procedere per le vie legali;
    – tenuto conto della chiara posizione della Direzione Fiat che solo nei confronti degli iscritti alla FIOM non riconosce gli aumenti salariari previsti dopo l’applicazione del CCNL del 2008 non resta,anche in questo caso, che procedere per le vie legali per reuperare quelle che sono considerate dagli interessati vere e proprie decurtazioni salariali.
    A questo punto meno chiacchiere e solo fatti. Tutti dal giudice e che vinca …… chi ha ragione!