LARINO _ Avanza e divora villette, casali e strade. L’ultima “vittima”, la scorsa settimana. A seminare panico, paura e danni tra numerosi residenti di Larino è una frana che, dal 2002, interessa contrada Lagoluppoli, zona periferica del paese costellata di case di campagna, terreni coltivati a oliveti, frumento, frutta e girasoli. Oggi di quella zona rigogliosa e piena di vita resta ben poco ed i proprietari non possono fare altro che assistere inermi alla distruzione delle proprie case di campagna, alla distruzione delle coltivazioni per le quali hanno lavorato una vita.

 Ed alle loro richieste di aiuto ed intervento presentate alla Regione Molise, al Comune di Larino, alla Protezione civile, l’unica risposta ottenuta è stata l’avvio di sondaggi dell’area costati 50 mila euro, teminati due anni addietro e da allora solo silenzio. La scorsa settimana, intanto, in Contrada Lagoluppoli è crollata la seconda casa ed ora la frana che avanza sta minacciando un terzo casale.

La strada comunale che attraversava la zona è già finita tra le “fauci” dello smottamento e solo grazie alla forza d’animo ed all’intervento dei proprietari dei campi si è trovata una soluzione alternativa in grado di permettere il passaggio di auto e mezzi. Nemmeno per il ripristino di una sorta di percorso interpoderale, i larinesi hanno ottenuto un aiuto o supporto. Per, loro, abbandonati a loro stessi, non c’è mai stato nemmeno un minimo risarcimento o indennizzo. Eppure lo smottamento non è un fenomeno naturale? Forse, ma per i proprietari di quei terreni, dislocati su una distesa di 100 ettari, coinvolti dal movimento franoso, nessun tipo di soluzione è stata adottata per la soluzione del grosso smottamento o per interventi alternativi per il blocco del fenomeno. “Abbiamo raccolto le firme per poi inviarle con raccomandata a tutti _hanno dichiarato alcuni proprietari di case e terreni _ e l’unico intervento ottenuto è stato il sondaggio del terreno che ha confermato il movimento franoso venutosi a creare con il terremoto del 2002 allorquando si è verificato lo spostamento di una venatura d’acqua sotterranea. Prima questa zona era sana, non aveva problemi”.

I proprietari chiedono, ora, al Comune frentano, alla Protezione civile regionale ed all’Assessorato molisano ai lavori pubblici azioni volte a tamponare l’emergenza come il drenaggio del suolo. In contrada Lagoluppoli sono presenti anche diverse aziende agricole alcune delle qualispecializzate nella produzione di miele. “I terreni coltivati da una vita sono ormai quasi irragiungibili _ hanno dichiarato alcuni larinesi a dir poco amareggiati _, per noi assistere alla morte di questa zona boscosa ed assolata è uno strazio che non ci permette di vivere tranquilli. Tutto questo sta accadendo davanti all’indifferenza dei nostri amministratori che non hanno alzato un solo dito per impedire l’avanzata della frana e la distruzione delle nostre proprietà”.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa