TERMOLI _ La invita nella sua stanza, la convince a denudarsi e ad accettare le sue “attenzioni particolari” mentre i genitori erano tranquilli pensando ai due studenti a giocare con il Pc ed a studiare insieme. Quei pomeriggi di presunto “apprendimento” si sono trasformati in appuntamenti a sfondo sessuale per una ragazzina di 13 anni residente in Basso Molise, ammaliata dall’amico di famiglia di 18 anni che conosceva già da diverso tempo e del quale sembra si fidasse. Gli stessi familiari dell’adolescente, non avendo la minima idea di quanto accadeva nella camera del giovane, avevano accettato di buon grado le visite della figlia al ragazzo in quanto amici ed entrambi studenti anche se non nella stessa suola.

Qualche periodo dopo, invece, la “verità” dei quelle ore trascorse a “studiare” è venuta a galla in tutta la drammaticità tanto da far correre i genitori della tredicenne dai Carabinieri a denunciare il diciottenne che si era sin troppo a lungo trastullato in giochi erotici con la minorenne. E così sul capo del giovane, anch’egli residente in un centro dell’hinterland costiero, è piombata la pesantissima denuncia di violenza sessuale. Le indagini condotte dai militari i cui esiti sono stati presentati in Procura a Larino sono sfociate nel provvedimento penale a carico del giovane.

La famiglia della minore, a seguito della “storiaccia”, ha chiuso ogni rapporto con il ragazzo ed i suoi genitori con i quali si frequentavano quasi quotidianamente. Ora, per la giovane, chiamata all’incidente probatorio, arriva un momento non facile in cui, in Questura a Campobasso, è chiamata a ripercorrere i numerosi pomeriggi trascorsi in compagnia del ragazzo nel corso di un incidente probatorio. La ragazza, oggi tuttora minorenne, dovrà essere interrogata dalla Polizia, alla presenza di assistenti sociali e rispondere alle domande degli inquirenti chiamati a circostanziare le accuse a carico del presunto molestatore ed a entrare nel dettaglio dei fatti accaduti e contestati.

Il caso, accaduto qualche tempo addietro, ha sconvolto completamente la famiglia della ragazza che si erano fidati degli amici. Per loro è stato un vero e proprio “schoc” venire a conoscenza dei particolari della vicenda in quanto non avrebbero mai pensato al doposcuola di studio della primogenita come a dei pomeriggi a “luci rosse”. Negli ultimi anni sono sempre più numerosi i casi di violenza sessuale tra giovani. Ieri l’altro si è concluso in Tribunale dei minori a Campobasso il caso dello stupro di gruppo accaduto tra Termoli e Campomarino con il proscioglimento di 7 dei ragazzi del “branco” che, secondo le tesi accusatorie, violentarono 4 ragazze minorenni all’aperto.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa