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Il Cosib di Termoli
TERMOLI _ Che il Molise figuri spesso agli ultimi posti nelle diverse classifiche economiche non è una novità purtroppo. Come è altrettanto evidente l’incapacità della nostra Regione di mettere in campo concrete azioni di rilancio a favore delle imprese, in un periodo nerissimo di crisi e recessione.

 Le Associazioni di categoria e la LAI in particolare, innumerevoli volte, hanno sollecitato gli esponenti politici, invitandoli ad assumere decisioni rapide, condivise, in grado di creare occasioni di sviluppo. Comunicati stampa, incontri e riunioni non sono purtroppo serviti. E così il Molise continua a salire alla ribalta nazionale solo per aspetti negativi, con indagini e classifiche autorevoli che ne confermano l’assoluta mollezza, nonché il totale stato di immobilismo.

Del resto, per rimanere su aspetti concreti, l’area industriale di Termoli è in uno stato a dir poco comatoso, con un COSIB accartocciato su se stesso, preoccupato solo di pagare gli stipendi del proprio personale. Di sicuro la colpa non è dell’Ente, ma la realtà è questa purtroppo. Nessuna programmazione, nessun coinvolgimento delle Imprese, nessuna comunicazione istituzionale. I referenti politici, nonostante le pressioni della LAI, hanno preferito ancora una volta prendere tempo, delegando le proprie responsabilità. Sicché, dopo aspre battaglie giudiziarie, costate soldi pubblici, hanno firmato un discutibile armistizio, evitando di nominare il Presidente del COSIB e avallando così uno stato di incredibile confusione ed incertezza.

Tutto è rinviato a questa fantomatica riforma dei nuclei industriali. Se ne parla da mesi e mesi, ma concretezza zero. Dalle piccole, alle grandi cose, si preferisce non fare nulla. Così per i cartelli stradali, così per la video-sorveglianza, così per lo Sportello Unico e via dicendo. Promesse su promesse, proclami, annunci, ma fatti pari allo zero. E se non si riescono a chiudere piccole cose, come si possono mai affrontare grandi temi, quali quelli della ripresa economica, dello sviluppo, della tutela dell’ambiente? E’ spaventoso il fatto che il COSIB, pur volendo, non potrebbe rilasciare autorizzazioni per l’insediamento di nuove Imprese nell’area consortile! E’ gravissimo il fatto che gli argini del Biferno non siano stati messi ancora in sicurezza per problemi burocratici.

E’ chiaro che il Molise, per questi ed altri episodi, sia in zona retrocessione nelle classifiche economiche. Un piccolo episodio delle scorse settimane, che rende ancora meglio lo stato di totale sciatteria: l’ANAS chiude improvvisamente due svincoli per inversione di marcia sulla SS87 all’interno dell’area consortile, uno poco prima del CARREFOUR, l’altro poco prima dell’EUROPA HOTEL. Qualcuno si è preoccupato di avvisare le Imprese, gli utenti, gli automobilisti? Nessuno. Non dovrebbe forse il COSIB interessarsi di quello che accade nel proprio perimetro? I privati continuano così a soffrire sempre più tra crisi di lavoro, scioperi, neve, i referenti istituzionali continuano invece a perdere tempo tra alchimie, paradossi politici e lauti GETTONI di presenza. Con questi presupposti, può mai il MOLISE salvarsi?

Il Presidente LAI