Parcoxte
Il Parco Comunale di Termoli
TERMOLI – Non nutro nessuna soddisfazione, né tanto meno mi compiaccio, quando le criticità rilevate nei procedimenti amministrativi adottati dall’amministrazione comunale presieduta dal sindaco avv. Sbrocca si materializzano. La vicenda in questione riguarda i lavori di manutenzione e riqualificazione del parco comunale “Girolamo la Penna”.

Il sindaco, avv. Sbrocca , nella conferenza stampa di presentazione del progetto del 4 maggio 2016, asseriva che i TEMPI di realizzazione erano strettamente connessi all’evidenza pubblica, che sarebbe stata espletata nei giorni successivi. Tale scadenza non poteva essere rispettata, in quanto come da me denunciato in data 11 giugno 2016, le opere che si sarebbero realizzate, stranamente e incomprensibilmente, non erano state inserite, dalla Giunta Sbrocca, nel piano triennale 2016/2018 delle opere pubbliche e conseguentemente non approvate dal Consiglio Comunale.

Per questi motivi, e a distanza di quasi 5 mesi dai proclami, la giunta Sbrocca con la delibera n. 282 del 03 novembre 2016 cosa fa? Aggiorna il Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2016-2018, inserendo nel relativo elenco, per l’annualità 2016, l’investimento denominato:Lavori di manutenzione straordinaria per la fruibilità del parco comunale “Girolamo La Penna” e l’area verde compresa tra via Inghilterra e via Polonia”, dell’importo complessivo di 289.639,15 euro.

Quasi 5 mesi per ripristinare un minimo di REGOLARITA’ amministrativa. L’altro dato che emerge nella delibera citata, è la variazione del costo complessivo del progetto, passato da 370.000,00 euro (D.G. 139 del 31 maggio 2016) a 289.639,15. Tale riduzione si è resa necessaria in quanto in regime di proroga (dal 01 agosto 2015) non si possono variare i vincoli contrattuali. Pertanto tutta questa operazione è l’ennesima dimostrazione di inefficienza dell’amministrazione Sbrocca.
Ciro Stoico
Articolo precedenteLa donne a Campomarino: «L’Amore non è Violenza»
Articolo successivoTermoli nel Tunnel, l’Assemblea Cittadina e la debacle del Dibattito Pubblico