LARINO _ Larino Viva con una lettera dice un forte “no” al parco eolico che sarà realizzato nella periferia di Larino tra uliveti e ruderi archeologici ed alla centrale biogas da realizzare a poca distanza su una superfice complessiva di 3 ettari. I consiglieri di minoranza con una lettera al Sindaco, Presidente del Consiglio, consiglieri di maggioranza e minoranza, associazioni di agricoltori invitano alla rivolta.

Carissimi, sicuramente siete a conoscenza della richiesta, a voi rivolta, di impiantare 14 pale eoliche, per la costruzione di un “parco”, in uno dei tanti luoghi stupendi che offre il territorio di Larino, la parte a monte delle sue Piane, nota come Colle Carbone, segnata da oliveti, ruderi archeologici e tratturo. Siamo a pregarvi tutti di riflettere prima di passare a dare l’approvazione di uno scempio ambientale, un vero e proprio stravolgimento del nostro paesaggio e del suo territorio, con i coltivatori costretti a cedere i propri terreni per la crisi dell’agricoltura. Chiediamo, prima di tutto a voi, di ribellarvi a questo scempio che rappresenta un vero e proprio furto della nostra risorsa principale, il territorio, anche per riparare all’errore commesso con la concessione che avete dato per la costruzione della centrale biogas, non lontano dal sito dove dovrebbe sorgere il cosiddetto “parco” eolico.

Pensate bene, una centrale che occuperà tre ettari di superficie per un investimento di tre milioni di euro e che, in cambio, occuperà due o tre persone. Uno spreco enorme di risorse che porterà altrove i profitti dell’investimento e, nel frattempo ha già tolto a Larino tre ettari di terreno particolarmente fertile, con l’irrigazione pagata da tutti gli italiani e con i larinesi, soprattutto i giovani, che non avranno la possibilità di restare a vivere la propria terra. Lo stesso discorso vale per le pale eoliche, nel momento in cui non è la comunità ad investire, ma privati che sfruttano i finanziamenti pubblici per accumulare ricchezze a discapito di valori e risorse che ci appartengono. Un ragionamento elementare che, forse, a voi è sfuggito, presi come siete da altri pensieri più urgenti e più importanti che, a distanza di tre anni dal vostro insediamento, stanno portando la nostra città a vivere il suo declino. È questione di volontà che sta prima di tutto a voi esprimere, trovando anche il cavillo che serve a bloccare questo scempio.

Sta a voi, perché non ci siano ripetizioni, dichiarare questo nostro territorio libero da insediamenti, se non quelli riferiti allo sviluppo dell’agricoltura ed alla promozione e valorizzazione dei suoi prodotti. Sta a voi rilanciare la partecipazione e il confronto democratico, la progettualità e la programmazione, per rendere i larinesi protagonisti del proprio futuro. Lo dovete a questa nostra nobile città, ai suoi ed ai vostri figli, a voi che avete il dovere di riparare alla superficialità delle vostre azioni di governo e di opposizione, sapendo che c’è un urgente bisogno di un rilancio di Larino e del Molise, partendo dalla salvaguardia e tutela del territorio, patrimonio di storia e di cultura, di ambiente e di paesaggio, di tradizioni e di identità che vale difendere e spendere perché non venga regalato ad altri”

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