TERMOLI _ “Sono bastati 35 minuti al CdM per dare vita al decreto interpretativo che riporta nella competizione elettorale Formigoni in Lombardia e la lista del Pdl nel Lazio. E non posso che condividere fino in fondo le parole del segretario nazionale del Partito democratico, Pier Luigi Bersani. Si tratta davvero di un trucco, di un inganno, di procedure stravolte, di regole violate. La democrazia ormai non è che è più in pericolo, è già stata calpestata, siamo già andati oltre. I fatti delle ultime ore, il varo da parte del Consiglio dei ministri del decreto interpretativo, dimostrano che questa fase politica non hai più le caratteristiche di un sistema democratico”.
Laconico il commento del segretario regionale del Pd, Danilo Leva, che commenta i recenti fatti legati alla presentazione delle candidature e delle liste per le elezioni in Lombardia e nel Lazio. “E’ davvero un pasticcio tutto loro, come del resto sottolinea il segretario Bersani, perché qui non ci sono né complotti né strategie al limite della legalità alle quali appigliarsi per tentare una difesa che è assolutamente improponibile. Che almeno il centrodestra abbia l’umanità di riconoscere che il problema è solo ed esclusivamente loro.

Purtroppo per risolvere situazioni simili si autorizza il Governo ad emettere norme che sono palesemente illegittime ed incostituzionali, sulle quali si sono fondate migliaia di elezioni. Del resto è sempre così: cambiano le situazioni e si cambiano le regole. Questo è il paese di Berlusconi”.

Il segretario regionale Pd Danilo Leva

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