TERMOLI – Caro Paolo, ieri sera ho assistito al comizio in piazza Monumento a cui ha partecipato il leader nazionale di SEL Niky Vendola e ho avuto modo di apprezzare nel tuo intervento, come peraltro già sapevo, l’entusiasmo e la voglia che contraddistinguono e hanno contraddistinto il tuo impegno politico.

Di fatto rappresenti la sintesi e l’espressione di un modo di vedere e vivere la società condiviso; mi è piaciuto e mi piace il tuo modo di porti, il grande senso del sociale che raffiguri e vuoi sempre rappresentare, le istanze del mondo dei più deboli, l’eguaglianza sociale, il bene comune e l’amore per la nostra Città.

Tuttavia devo dirti sono rimasto dispiaciuto quando, in quel passaggio secondo me infelice ed storicamente inesatto, hai associato l’operato dell’amministrazione Greco a quella dei Di Brino, Di Giandomenico o dei Montano.

Sicuramente l’amministrazione Greco avrà avuto necessità di momenti di rettifica e correzione nella sua azione amministrativa e nel modo di rapportarsi con i cittadini ma mi pare di poter dire che nella sostanza ha rappresentato un momento significativo di discontinuità concettuale del sentire politico oltreché innovativa in alcune scelte strategiche; mi duole che tu non abbia colto questa specificità e ci tenevo a dirtelo.

Ad ogni modo, la mia riflessione scaturisce da una analisi serena e scevra da posizioni politiche precostituite e, nella convinzione che nulla toglie e nulla aggiunge al dibattito politico in corso, auspico non sia intesa come difesa d’ufficio, avendo fatto parte di quella amministrazione e anche in ruolo importante, bensì come esigenza di riassegnare il giusto valore a un momento politico importante.

Un caro saluto Mario Di Blasio

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