TERMOLI – La magica atmosfera del borgo antico ha ospitato l’incontro che il candidato sindaco del centrodestra Michele Marone ha voluto con tutti i candidati consiglieri delle liste di riferimento. Un primo step elettorale, voluto in uno dei luoghi più tradizionali della città, per fare alcune precisazioni e per prepararsi a condurre una campagna elettorale all’insegna del bene comune. Il candidato sindaco di centrodestra è stato introdotto dalla maestria di Nicolino Di Pardo che grazie alla sua poesia in vernacolo ha subito creato quel filo conduttore che ha poi portato all’arrivo sul palco di Marone annunciato da Stefano Leone.
Michele Marone ha esordito con i ringraziamenti a tutte quelle parti in causa che hanno contribuito al consolidamento del centrodestra che si presenta nuovamente unito e compatto all’elettorato termolese. “Ringrazio – ha esordito nel suo intervento Michele Marone – tutti coloro che mi hanno indicato da subito come candidato sindaco. Ringrazio il buon senso del sindaco uscente Antonio Di Brino e di coloro che con lui avevano interpretato il precedente percorso amministrativo. Un ringraziamento doveroso va anche a Gino Velardi che mi conosce fin da quando portavo i pantaloni corti. E’ riuscito a garantire agli elettori dell’Udc il proprio simbolo, un simbolo che anche oggi, e come sempre è avvenuto, è al fianco del centrodestra e non recherà nessuna confusione agli elettori dello scudocrociato. Non ci sarà nessuna confusione in quanto gli elettori dell’Udc sanno dove e come votare”. Un ruolo fondamentale Marone lo ha voluto però anche affidare all’Udeur.

L’Udeur – ha detto il candidato sindaco di coalizione – è parte intergrante del nostro progetto politico. Nessuna sentenza e nessun tribunale riuscirà a scalfire il rapporto che l’Udeur ha creato fin da subito con il resto della coalizione. Abbiamo a disposizione non sei ma sette liste, l’Udeur continuerà con noi questo percorso”. Annunciato anche il ricorso al Consiglio di Stato. Al programma elettorale è stata destinata la parte successiva dell’intervento, anche se il documento sarà successivamente presentato con la condivisione di tutti i partiti di riferimento.

“Punteremo sul sociale, saremo dei validi interlocutori ed il nostro primo obiettivo è recepire le indicazioni che arriveranno dalla collettività e dalle categorie”. Tra gli altri argomenti si è poi parlato del necessario dragaggio del porto, del ruolo che Termoli deve riconquistare all’interno del Consorzio Industriale della Valle del Biferno e del turismo considerato il vero “petrolio” dell’economia termolese. Riferimenti anche ad un possibile sportello europeo capace di intercettare i fondi che vengono messi a disposizione delle pubbliche amministrazioni. Chiosa sulla sanità, ambito nel quale l’intenzione di Marone è quella di cercare in tutti i modi di potenziare e non di svilire il presidio sanitario del San Timoteo.

“Per raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo prefissi – ha detto Marone – bisognerà portare avanti una campagna capillare, il classico porta a porta che ci dovrà porre indistintamente di fronte a tutti per illustrare le nostre idee”. Tutto questo ha concluso poi Marone lo faremo “attraverso la forza del buonsenso, guidati dal nostro cuore termolese che ci dovrà portare alla realizzazione del bene comune. Dobbiamo scongiurare in questa delicata fase che il comune di Termoli finisca in mani sbagliate. Il mio impegno sarà massimo, lo farò col cuore. Lo farò col cuore”.

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