
“Per questo motivo ho inteso rivolgere le mie considerazioni direttamente agli organi amministrativi competenti, inviando quindi una interrogazione al Presidente della Regione e all’Assessore alle Politiche Sociali, perché una volta per tutte abbiamo il diritto di sapere perché le leggi vengono approvate e poi restano null’altro che parole nere su fogli bianchi. Gli impegni che si prendono vanno rispettati, specie se parliamo di un tema assai sensibile e sempre più alla ribalta delle cronache come la violenza perpetrata ai danni delle donne”.
“Nella mia interrogazione chiedo dunque a Frattura e a Petraroia di spiegarmi come mai, a distanza di ulteriori quattro mesi dalla sollecitazione dei consiglieri Ioffredi e Ciocca, ancora non viene istituito il Tavolo di Coordinamento di cui all’art.9 della l.r. 15/2013; quali sono i centri antiviolenza già esistenti sul territorio della Regione Molise e, tra questi, quali rientrano nella Rete Nazionale Antiviolenza – quelli che, in pratica, rientrano direttamente nel quadro di finanziamento da parte del governo centrale; come mai il Dipartimento per le Pari Opportunità, nella proposta di riparto dei fondi contro la violenza sulle donne trasmessa alla Conferenza della Regioni, non ha inserito il Molise nel suddetto piano di riparto e, se possibile, sapere chi ha partecipato ai lavori del Dipartimento, conoscere, in pratica, chi ha avallato i nostri diritti in sede nazionale”.