MicheleMarone, Remo Di Giandomenico e Basso Di BrinoTERMOLI – Conferenza stampa, nel pomeriggio dei consiglieri di opposizione Annibale Ciarniello, Remo di Giandomenico, Francesco Roberti, Michele Marone, Basso Di Brino e Francesco Rinaldi (unico assente, per ragioni lavoro, Nicolino Di Michele), per la richiesta di un consiglio monotematico aperto a tutta la cittadinanza sul problema della Sanità in Molise.

Michele Marone ha subito spiegato le motivazioni che hanno condotto a tale richiesta, soprattutto in considerazione del piano sanitario e dei successivi piani operativi, in altre parole piani attuativi, che la regione Molise in persona del Presidente Frattura intende portare avanti, anche in qualità di commissario ad acta, finalizzato al taglio delle spese imposte dal governo.

Ma nella fattispecie si prevede il depotenziamento complessivo dell’ospedale San Timoteo di Termoli attraverso la riduzione di una serie di servizi sanitari e attraverso anche la chiusura di notevoli reparti, ovvero quelle cosiddette unità operative complesse – ha detto Michele Marone.

Per esempio l’emodinamica avrà una riduzione di dodici ore, questo significa che se un paziente è colpito da un infarto alle venti e cinque dovrà essere costretto ad andare a Campobasso oppure a un ospedale più vicino che ha l’emodinamica in Abruzzo. Chiude la medicina nucleare, chiude l’anatomia patologica, l’urologia è accorpata alla chirurgia, chiude il servizio di emodialisi e anche quello di radiologia interventistica. Ma peraltro oltre alla chiusura di questi servizi vi è anche una sensibile riduzione dei posti letto, ma questa riduzione è fatta in favore delle strutture esistenti su Campobasso, ma soprattutto in favore di quelle di natura privata, andando a operare uno sbilanciamento previsto dalla legge che prevede una percentuale minima che deve essere a favore del servizio pubblico rispetto a quello privato.

La proposta di legge regionale n. 70 , lunedì prossimo andrà in commissione e il giorno successivo in consiglio regionale – prosegue Marone – e la cosa ancora più grave, dopo un pronunciamento del Tar Molise, su ricorso avanzato da alcuni cittadini di Venafro, che il Tar ha accolto disponendo la sospensione dell’efficacia dei cosiddetti programmi operativi. Il consiglio regionale,invece, attraverso una proposta della giunta, ha pronta una proposta di legge che praticamente non considera alcun apporto partecipativo di concertazione dei comitati, ma vanno a recepire il cosiddetto piano sanitario così come imposto dall’organo centrale e di governo”.

Gino Velardi e alcuni rappresentanti dei comitati
Gino Velardi e alcuni rappresentanti dei comitati
Ma il fatto preoccupante è questo, che se il piano sanitario del genere, che mortifica e va a diminuire la garanzia del diritto alla salute di tutti i cittadini e gli utenti del basso Molise, sarà consacrato in una legge, allora signori noi questa sera rivolgiamo un invito pubblico e formale a tutti i consiglieri regionali di opposizione a e maggioranza a soprassedere all’approvazione di una proposta di legge come questa che prevede il disastro dell’offerta sanitaria nel basso Molise”.

In chiusura l’intervento del consigliere di opposizione Remo Di Giandomenico:

“Devo prendere atto che i governi regionali si susseguono e cambiano ma la musica per il territorio è sempre la stessa, non è cambiato niente, anzi è peggiorato. Sarebbe molto più serio dire – continua Di Giandomenico – si chiude l’ospedale di Termoli, com’è stato chiuso quello di Larino, qui non c’è possibilità di ricoveri, perché anche se ci danno i posti letti e bloccano le assunzioni certamente non c’è personale che può sopperire alle esigenze. Sarebbe molto più serio dire che questo territorio non è degno di avere strutture sanitarie, gli altri ragionamenti sono tutte scuse per stare a dimostrare l’insensibilità, l’inefficienza e la totale incapacità amministrativa di questa regione, che dimostra ancora di più di badare a interessi particolari e non a interessi  generali. Ed io ho una preoccupazione ancora maggiore, che nel momento in cui questa Regione non riesce a tappare un buco con tasse e contro-tasse sarà il primo gradino per perdere «l’indipendenza regionale» .

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Tony Cericola
Web designer, videomaker, editore, copywriter e blogger. Da quando è nata internet mi occupo di costruire strategie digitali per le aziende. Il mio lavoro consiste nel trovare un punto di contatto creativo tra il mondo digitale, dei social media e gli obiettivi dell’azienda, costruendo un piano strategico ed editoriale. È importante individuare gli strumenti giusti, il budget e i canali media a disposizione per non disperdere le energie.