TERMOLI – E’ il 27 marzo 1994 e la vittoria di Silvio Berlusconi a capo della coalizione di centro-destra il Polo della Libertà e del Buongoverno apre definitivamente la stagione della seconda repubblica. Una vittoria sorprendente e rivoluzionaria rispetto alle attese. Una sonora sconfitta per tutti coloro che, grazie alla vicenda giudiziaria di Tangentopoli, avevano pensato di avere annientato il campo dei moderati centristi e liberali e già vedevano trionfante l’allegra macchina da guerra dei Comunisti di Occhetto.

L’innovatore Silvio Berlusconi con la sua proposta di un nuovo modello di società e di Stato moderno, liberale e antiburocratico e la sua capacità di cambiare i modelli organizzativi della politica e della comunicazione, in pochi mesi diede nuovamente all’Italia e al fronte dei moderati, da sempre la maggioranza del popolo italiano, una prospettiva vincente. Quanto poi Silvio Berlusconi abbia dovuto pagare per questo suo scendere in campo è storia ordinaria di questi vent’anni. E quanto, grazie ad un gioco di interdizione politica, giudiziaria, economica, sia stato impossibile realizzare appieno quel sogno liberale e innovatore che avrebbe evitato all’Italia il baratro in cui si trova è anch’essa storia ordinaria di questi vent’anni.

Rimane un fatto però: oggi tutti coloro che si riconoscono nei valori popolari e liberali e che continuano a lavorare per costruire la prospettiva vincente per il futuro sono ancora in campo grazie a quella vittoria del ’94 e a distanza di vent’anni hanno sempre lo stesso cuore e la stessa voglia di cambiare le cose.

Alberto Montano da Facebook

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