MONTENERO DI BISACCIA – Nel vangelo secondo Luca ci si riferisce ad un figlio che ritorna a casa dopo aver sperperato le sue ricchezze ed al suo rientro il padre ordina ai suoi servi di preparare una grande festa per l’occasione, uccidendo allo scopo il “vitello grasso”. Ovviamente non siamo qui a narrare la parabola del figlio prodigo ma leggendo alcuni versi del vangelo secondo Luca scorgiamo alcune grottesche interpretazioni ed analogie che ci accomunano al rientro nel centro sinistra di due “pecorelle”. La politica è anche questo, ma una questione morale si solleva inevitabilmente. Era ferragosto quando il Consiglio regionale si riuniva per nominare i membri negli enti sub regionali.

I nostri cari amministratori hanno lavorato per la nostra Regione anche nel periodo festivo più rilevante della stagione per redigere quel centinaio di nomine. Montenero da quell’Assise esce a testa alta in quanto in quella lista ci sono anche diversi monteneresi tra cui anche due vecchie conoscenze del centro sinistra come uno dei fondatori di Costruire democrazia e l’ex vice sindaco nella prima era di Giuseppe D’Ascenzo. Due personaggi di indubbie qualità professionali e tecniche che ricopriranno al meglio i ruoli assegnati cosi da far decollare i propri enti.

I loro nomi sono Donato Paride Benedetto (fondatore di Costruire Democrazia, ex assessore Idv con delega al Bilancio poi espulso dal suo partito e successivamente candidato ed eletto nella lista capeggiata da Nicola Travaglini e candidato a consigliere provinciale per De Matteis presidente ed ora rientrato in casa Idv) e Antonino D’Antonio (artefice dell’Idv locale, ex vice sindaco, assessore nell’era Giuseppe D’Ascenzo che da anni ha subito l’ascesa in casa Idv di Cristiano Di Pietro cosi da risultare “vittima” di voti nelle regionali 2006 e per poi uscire dallo stesso partito ed appoggiare nelle scorse amministrative la lista vincitrice del centrodestra che eleggeva Nicola Travalgini primo cittadino).

Da qualche tempo “le pecorelle” sono tornate in orbita Idv ed ecco che come per magia arrivano le nomine decise in seno al Consiglio regionale. Casualità? A voi i commenti.. In un periodo storico dove la coerenza e la coscienza nella politica dovrebbero tornare ad essere la base minima in qualsiasi scelta ed azione, ci ritroviamo per l’ennesima volta a sottolineare che tutto ciò non ci sembra proprio un atto di rinnovamento e di lindore. Good luck! Comitato Civico Montenero Libera

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