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TERMOLI _ Esclusa dai periti del Tribunale di Larino la responsabilità di uno psichiatra del San Timoteo nel decesso di Giuseppe Di Grande, il pensionato di Mafalda, deceduto nell’ottobre 2010 dopo un ricovero al San Timoteo di Termoli per problemi di cuore. L’anziano, durante la degenza nell’ospedale, cadde dal letto più volte mentre era nel raparto di cardiologia. Nell’impatto con il pavimento battè la testa ed a causa di emorragia cerebrale morì tra l’incredulità dei familiari ed i figli.

Sulla vicenda la perizia depositata dai tre specialisti nominati dal giudice frentano Aldo Aceto: il medico legale Vincenzo Fineschi, il cardiologo Matteo Di Biase e lo psichiatra Antonello Dellomo, dell’Università degli Studi di Foggia, ha escluso errori nella terapia data al pensionato dallo psichiatra dell’ospedale. Al contrario, è stata considerata adeguata. L’operatore sanitario era stato indagato insieme a due medici e due infermieri della divisione con l’accusa di omicidio colposo.

Sempre secondo le risultanze della perizia, il paziente a seguito della somministrazione di un farmaco è stato colto da malesseri ed anche allucinazioni _ ha spiegato l’avvocato della famiglia, Domenica Pomponio di Vasto _ di cui c’erano già state avvisaglie per cui bisognava tenerlo in un letto direttamente sul pavimento per evitare traumi dovute a cadute e non in un letto con le sbarre peggiorando la sua situazione”. L’udienza preliminare è fissata per la fine di ottobre. Intanto è in corso davanti al Tribunale di Termoli il processo civile a seguito della richiesta di risarcimento danni ammontante ad 1 milione di euro.

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