RAVENNA_ L’organizzazione sindacale USB Vigili del Fuoco esprime forte contrarietà circa le modalità in cui è stato reso operativo il distaccamento VV.F. di Cervia.

Da alcuni giorni è stata fatta la scelta unilaterale del Dirigente del Comando VV.F. di Ravenna di renderlo operativo nonostante ciò comporti una limitazione della capacità di intervento su tutto il territorio provinciale. In particolare la limitazione di intervento interesserà l’area portuale di Ravenna, giacché è stato fortemente messo in discussione il soccorso portuale, che già nella giornata di oggi era pressoché assente.

Si ribadisce che tale scelta si ripercuote negativamente sulla sicurezza dell’intera area del porto commerciale ed industriale, sede di attività ad alto rischio, dei lidi ravennati che durante la stagione estiva ospitano migliaia di turisti e del nuovo terminal crociere che porta in città un notevole aumento del numero di presenze .

Oggi il Dirigente provinciale dei Vigili del Fuoco ritiene insindacabile rendere operativa questa sede per un periodo più lungo – si parla di circa tre mesi – di quanto contrattato con le OO.SS (40 giorni). Si ventila tuttavia la prospettiva di mantenere attiva tale sede per tutto l’anno chiedendo ulteriori sacrifici al personale dei Vigili del Fuoco, da sempre in carenza di organico. In sostanza vedremo aumentare vertiginosamente i carichi di lavoro e ciò inciderà negativamente sulla sicurezza stessa degli operatori del soccorso.

Le inascoltate ragioni unitarie delle OO.SS. maggiormente rappresentative hanno portato alla proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori della sede ravennate. Nel caso che la conciliazione in Direzione regionale VV.F. a Bologna non ci renda soddisfazione anticipiamo che manterremo lo stato di agitazione che sfocerà inevitabilmente una giornata di sciopero.

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