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TERMOLI – Nell’imminenza del Consiglio Comunale che dovrebbe decidere le modalità (ordinarie o straordinarie) dell’iter di variante al Piano Regolatore Generale per il progetto di “riqualificazione urbana” (meglio noto come Grande Scempio di Termoli), ricordiamo alla popolazione l’importanza di essere presenti numerosi, nonostante l’orario impossibile divenuto ormai prassi dalle nostre parti.
Come abbiamo scritto nel manifesto e sui volantini, vogliamo vedere se questa volta almeno i nostri rappresentanti eletti voteranno per la loro città e non contro di essa.
Portiamo anche a conoscenza dei cittadini che a tutti i consiglieri è stata inviata una lettera-appello proprio in questo senso, con l’intento di ricordare il compito di rappresentanza di tutta la popolazione nel suo complesso che le elezioni hanno loro conferito.
Sempre più convinti che solo una informazione completa e puntuale garantisca l’espressione piena del proprio essere cittadini e parte integrante di un territorio, ne riportiamo di seguito il testo.
Lettera appello ai consiglieri comunali di Termoli
Se il Grande Scempio, che si cerca di accreditare come un progetto per la “mobilità sostenibile”, non verrà bloccato a livello governativo, toccherà ai consiglieri comunali di Termoli deciderne l’adozione, rispettando le procedure di legge, approvando o rifiutando un progetto che ha diviso e divide la città.
Per questo ci permettiamo di scrivervi individualmente per ricordarvi cosa realmente significa ciò che voi, rappresentanti eletti e per questo tutori degli interessi di TUTTI i cittadini, vi apprestate a discutere.
Riteniamo inutile, in questa fase della vicenda, richiamare ancora i fatti, che del resto dovreste conoscere benissimo anche grazie all’immane sforzo di informazione e coinvolgimento che i componenti di questo comitato hanno posto in essere in questi due anni e mezzo, svelando menzogne, illegittimità, irregolarità, punti oscuri che costellano la strada tortuosa di questa opera. Su questi aspetti sono in corso indagini della Procura della Repubblica di Larino, delle quali dunque è doveroso per tutti attendere le conclusioni.
Abbiamo però il dovere di richiamare alla vostra memoria e alla vostra coscienza le conseguenze già in atto che la negazione del referendum consultivo ha prodotto: l’avvilimento delle forme di vita democratica, la spaccatura della popolazione in fazioni, la sensazione di ingiustizia costante che accompagna, vi assicuriamo, la vita quotidiana di troppi cittadini.
Ed è necessario ricordare le parole pesanti come macigni che la Soprintendenza (che non possiamo certo sospettare di mire politiche o elettorali!) ha rovesciato sul progetto, evidenziando con estrema precisione i rischi enormi di cancellazione irreversibile di paesaggio e memoria storica per tutti.
Parole che sono state confermate in toto prima da un Sottosegretario del Mibact e poi dal Ministro Franceschini stesso, e che hanno portato ad una opposizione davanti al Consiglio dei Ministri.
Siete consapevoli della terribile responsabilità (morale, materiale, giuridica) che a voi verrà addossata se (Dio non voglia) dovessero esserci crolli nel Borgo Antico e negli edifici novecenteschi lungo il tracciato del tunnel? Crolli ritenuti possibili nelle relazioni presentate da Arpa, Soprintendenza e dalla stessa De Francesco Costruzioni, che eufemisticamente li definisce rischi di “detensionamento” del terreno. E se verranno distrutti reperti della necropoli romana la cui esistenza è data per certa nel parere della Soprintendenza?
Siete consapevoli che lo sbancamento del Piano di S. Antonio, sostituito da un enorme fabbricato di più di 3 ettari di superficie coperta complessiva, totalmente fuori contesto, sarà una irreversibile alterazione dei connotati fisici e culturali di Termoli?
E soprattutto, molto più semplicemente, siete coscienti del fatto che la città verrà sventrata, e che una delle sue parti più belle sarà, concretamente, regalata ad un privato perché ne tragga profitto? Avete riflettuto abbastanza sull’incredibile incoerenza del fatto che sarete voi, espressione e garanti del pubblico, a rendere privata una vasta area di Termoli? Sul fatto che potreste togliere a tutti, a cominciare dai vostri figli, la bellezza di cui fin qui abbiamo potuto godere tutti?
Vi reputiamo troppo intelligenti perché possiate davvero credere che un teatro realizzato e in disponibilità a tempo indeterminato di un costruttore possa essere seriamente definito spazio pubblico; o che 89 parcheggi in più ed il tunnel dal porto al litorale nord risolvano i problemi di sosta e di traffico e rendano sostenibile la mobilità in città.
Facciamo dunque appello al vostro senso di cittadinanza, alla consapevolezza della vostra identità e storia, alla sensibilità personale: riqualificare, portare nel terzo millennio, portare la città nel futuro sono solo parole. Ciò che conta sono i contenuti di cui le si riempie; e nel caso in oggetto, quello che ricade sulle vostre spalle e vi carica di un peso che non potete ignorare, i contenuti sono purtroppo lesivi dei diritti dei cittadini e portatori di un vantaggio assolutamente indebito e ingiustificabile a favore di un soggetto privato.
Siate dunque ben consapevoli di ciò che farete votando la modifica della variante piano regolatore generale, e soprattutto ricordate che in quel momento rendete conto a TUTTI i cittadini, non ad un sindaco, ad un assessore o ad una parte politica. Perché rappresentate, appunto, solo ed unicamente i cittadini, anche e specialmente quelli delle future generazioni, e solo i loro interessi.
Comitato Referendario e Coordinamento No Tunnel