myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623

LARINO _ In questi giorni di Agosto, un amico di ritorno da Milano mi ha proposto qualcosa di cui avevo già scritto in passato. Prendendo spunto dalla sua iniziativa, ne aggiungo altre due e le avanzo all’amministrazione comunale. La prima è quella che il mio amico ha chiamato “Casa dell’acqua”. Si tratta di casette/gazebo presso le quali è possibile prelevare acqua potabile, liscia, gassata e/o refrigerata, controllata, con bottiglie proprie. Insomma delle moderne fontane. Non si inventa nulla di nuovo: esistono già in diverse parti d’Italia, proprio con questo nome. Considerato che a Larino ci sono sorgenti di discreta qualità e che in alcuni punti arriva, tramite acquedotto, l’acqua da Bojano, ottima, con l’applicazione delle moderne tecnologie si potrebbe distribuire acqua di qualità presso la “Casa”. Si permetterebbe un risparmio alle famiglie, non più costrette a comperare acqua in bottiglia ed al Comune, non più costretto al recupero/smaltimento delle bottiglie vuote. Senza considerare i risvolti, vantaggiosi, ambientali.

La seconda proposta. Ad oggi è ancora attivo il bando del Ministero dell’ambiente per la realizzazione di impianti solari termici destinati alla produzione di calore a bassa temperatura (per acqua calda) nell’ambito dell’iniziativa “Il sole negli enti pubblici”. Il bando, sebbene sia datato, è ancora aperto e verrà chiuso ad esaurimento risorse, che attualmente sono pari a circa 2 milioni di euro. Finora sono 488 gli impianti finanziati: è stato pubblicato, recentemente sul sito del ministero, il nuovo elenco degli edifici pubblici che potranno beneficiare del contributo. Osservando le tipologie di edifici ammessi, si nota che ci sono scuole, campi sportivi, piscine, ospedali, poliambulatori, palestre: quindi, non dovrebbe essere difficile per il nostro comune partecipare, magari copiando quanto già fatto da altri enti ed approvato dal ministero.

La terza. Il Comune di Milano sta mettendo a punto una serie di collaborazioni con quanti, soprattutto enti territoriali, vogliano partecipare all’Expo del 2015: cercano di mettere in piedi pacchetti turistici da presentare all’Expò ma anche in grado di intercettare, da subito, il flusso turistico originato dall’evento. Lo avevo già suggerito privatamente : Larino ha di certo le carte in regola per partecipare, magari insieme ad altri comuni molisani. Credo che oggi la strada da intraprendere sia quella delle piccole iniziative, che innestino volontà e determinazione su un tessuto, quello molisano in genere, troppo restio all’iniziativa. Mentre bisogna rifuggire dall’illusione dei finanziamenti di questi giorni di calura elettorale: anche se ci fosse del vero, è un percorso già rivelatosi fallimentare in passato. Abbiamo bisogno di compiere un salto culturale collettivo e non di aggrapparci alle soluzioni calate dall’alto, che evaporano nel giro di poco tempo senza lasciare traccia di miglioramento.

Claudio Nuonno Segretario PD Larino

Articolo precedenteDa oggi tornano a lavorare in Fiat 60 interinali
Articolo successivoLa Flc-Cgil protesta davanti sede Regione. “Iorio si interessi dei precari della scuola”