LARINO _ Credo che l’elettorato di centro-sinistra, ancor prima di un acceso e perenne dibattito sulla necessità di primarie per ogni scelta, chieda l’unità della coalizione: se questa unità non la vede, nemmeno in lontananza, penso che si smarrisca, anche nell’urna delle primarie. Figuriamoci successivamente, in quella delle votazioni istituzionali. Perché capisce che non ci sono strumenti elettorali che possono salvare il suo schieramento politico se non c’è la concordia al suo interno. Intuisce che, senza un buon numero di fattori comuni, non solo si perdono le elezioni, ma si cade anche velocemente dal governare qualora, fortunatamente, si dovesse vincere.

 

Allora, se tutti sono bene intenzionati nel creare una coalizione di centro-sinistra forte e coesa, dove si riesca a far crescere il proprio partito non semplicemente a scapito degli alleati, immagino che, senza drammi, si possa affrontare il primo turno di una elezione provinciale con candidati separati, come se fosse una Primaria. Lo spirito di unità subentrerebbe al secondo turno, aggregando le anime affini, per spingere alla vittoria il più votato del primo turno. Mi sembra che il sistema elettorale attualmente in uso alle province assolva proprio ad una funzione di tal genere.

Questo qualora prevalgano lealtà, responsabilità e soprattutto chiarezza. Diversamente si cadrebbe in meccanismi fini a se stessi, quasi perversi nella capacità di ingenerare incomprensioni, sospetti e dietrologie, oltretutto, a mio parere, stucchevoli in una regione di soli 300000 abitanti, per giunta sull’orlo del collasso finanziario ed economico, che invece avrebbe bisogno di un sano bagno di umiltà e semplicità.

Claudio Nuonno Segretario PD – Larino

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