LARINO _ Vista la risposta dell’amministrazione comunale in merito alle nostre sollecitazioni per l’ITAG, ci sorge il dubbio che abbia preso fischi per fiaschi, nemmeno troppo involontariamente. Comunque, a parte la facile ironia, aggiungiamo qualche particolare che sembra sfuggirle. Ad oggi, dalla scuola media di Larino (che comprende anche Montorio) escono fuori diplomati, all’incirca 70 alunni/e: se questi ragazzi/e si iscrivessero tutti agli istituti superiori di Larino (evento improbabile), a malapena si riuscirebbero a costituire 3 sezioni. Attualmente, invece, gli istituti superiori di Larino contano su 2 sezioni al Liceo Scientifico, 1 al Classico, 2 all’Istituto Agrario, 1 al Tecnico per Geometri. Poiché, evidentemente, quelli provenienti dalle medie di Larino non bastano a mantenere tale tenore di 300/400 alunni per istituto, questi ultimi, per sopperire al deficit, eseguono un certosino lavoro di orientamento nelle scuole medie dei paesi circostanti, cercando altri iscritti. In questo contesto, alcune decisioni della politica, possono favorire o sfavorire le scelte degli alunni/e a favore di Larino.

Per esempio, la creazione del convitto in via Gramsci ha permesso un incremento di iscrizioni; la creazione di linee di collegamento autobus con paesi quali Guglionesi e Palata ha spostato alcune iscrizioni verso Larino; invece, la permanenza del Liceo nell’edificio del vecchio ospedale, di certo non invoglia i ragazzi ad iscriversi. A tale quadro c’è da aggiungere che, passato il tempo delle deroghe, il limite nazionale di alunni per istituto dovrà essere rispettato: ogni scuola dovrà contare almeno 1000 iscritti. Se consideriamo che la denatalità nei nostri territori non si arresta, resta da porci la solita domanda: potranno ancora esistere, da qui a dieci anni, 2/3 istituti scolastici a Larino? E’ improbabile, se non si fanno le scelte giuste oggi. Tra queste, ci deve essere la rivendicazione, pienamente legittima, che gli alunni della sezione carceraria siano iscritti in una scuola di Larino, visto che il penitenziario è qui collocato. Chi più del Sindaco di Larino deve sostenere queste rivendicazioni? Questo per rimettere a posto i fischi ed i fiaschi: sarebbe tutto, se non fossimo stati solleticati su altri argomenti, cui rispondiamo volentieri, con solerzia. Aggiungeremo, pertanto, in merito alla nostra esigenza, malignamente avanzata nella stessa nota, di visibilità, che l’eventuale accusa non ci tocca minimamente. Anzi, essa dimostra che quando non si sa cosa dire o fare, la si butta in “cagnara”.

Ad ogni modo ci sono stati diversi episodi oggettivi, comprese le elezioni, a chiarire dov’è la visibilità e dove invece l’invisibilità. In più, sulla nostra attitudine ad essere dispensatori di notizie false e strumentali, atte a denigrare Larino e la sua amministrazione, ci “difendiamo” evidenziando che all’indomani del nostro intervento, del tutto legittimo come opposizione, alcuni esponenti dell’amministrazione si sono recati presso l’ITAG a rassicurare il consiglio di istituto. Il che ci induce a pensare che non siamo i soli dispensatori di notizie false: addirittura, siamo in compagnia di pezzi della stessa maggioranza! Vogliamo essere meno maligni. Il problema esiste e se non fosse stato per il nostro pesante intervento, non si sarebbe mossa foglia. Aspettiamo di vedere cosa fa il Sindaco e l’intera amministrazione, perché troppo spesso hanno creato solo un complicato, inutile, gioco di specchi. Quindi le visite, l’attivarsi e le note sulla stampa vanno anche bene: ma adesso è arrivato il tempo dei risultati. Attendiamo guardinghi e con ansia.

CIRCOLO PD LARINO

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