LARINO _ Per il Partito Democratico di Larino è sconcertante apprendere dagli organi di stampa le notizie circa l’indagine giudiziaria OPEN GATES: non solo si riceve conferma della forte esposizione a danni ambientali e di salute del Basso Molise, ma questo stesso rischia di subire un grave danno d’immagine nel suo punto di forza: la sua tradizionale vocazione agricola del territorio. E’ necessaria, al riguardo, una immediata azione degli organi e degli uffici regionali preposti affinché si faccia chiarezza su alcuni punti chiave svelati dall’indagine e fondamentali in termini di salute pubblica. Innanzitutto, bisogna che si individuino con precisione i terreni oggetto dello smaltimento dei fanghi di depurazione provenienti dall’impianto CONIV di Montenero di Bisaccia, specificando da quanto tempo si protraggono tali spandimenti e le relative quantità di fanghi accolti.

Poi, occorre ricercare l’uso e le coltivazioni che si sono adottate per i fondi oggetto dell’indagine, e quale è stata la destinazione delle eventuali produzioni alimentari di quei terreni. Infine, c’è da controllare tramite enti, terzi e non regionali visto il livello di collusione che progressivamente emerge, il grado di inquinamento dei terreni e delle falde acquifere interessate. E’ chiaro che questo è un compito da cui la politica regionale non può esimersi, nel pieno rispetto dell’indagine giudiziaria in corso e senza sovrapposizioni con la stessa. E poi chiediamo agli assessori regionali Muccilli, all’Ambiente e Cavaliere, all’Agricoltura, quali azioni intendano porre in essere in considerazione di quello che è avvenuto in questi anni con il CONIV di Montenero e dei dubbi sorti, nelle ultime settimane, sulla liceità di attività similari svolte dal COSIB di Termoli.

Non possono tacere: l’indagine ha troppi punti di contatto con la politica. Ed è tanto più necessario non solo perché emerge un quadro fondato su un sistema oscuro e collusivo, ma perché c’è il rischio che a pagare il tutto, alla fine ed al solito, siano i molti senza santi in paradiso: le popolazioni, in termini di salute e gli agricoltori che, nonostante facciano di questo lavoro la loro fonte di reddito nel rispetto delle regole, vengono accostati e persino confusi con spregiudicati imprenditori, con i conseguenti danni di immagine.

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