LARINO _ Lungo documento della Segreteria del Pd di Larino dopo la conferenza stampa dell’Amministrazione Giardino nei giorni di emergenza acqua in Basso Molise. “Dopo i tanti silenzi, per i quali finora si è contraddistinta, deve essere tale la voglia di parlare dell’amministrazione Giardino che giorni fa essa ha replicato ai contenuti di una conferenza stampa del PD, relativa alla questione acqua ed ambiente, senza che ancora ce ne fosse notizia sui giornali, cartacei e telematici. Letta la replica, noi aggiungiamo che sarebbe bastato un giro tra la popolazione per capire i motivi della conferenza stampa ed i suoi contenuti : come i più, siamo certi della forza d’animo e della buona volontà di alcuni assessori, come Pontico _ si legge nella nota del Pd frentano _, ma siamo altrettanto convinti che la gestione dell’intera vicenda sia stata superficiale.

Questo si sarebbe ascoltato nel corso della conferenza stampa del PD. Ma visto che ci si indica come “chi non trovava di meglio da fare che indire una conferenza stampa per la solita squallida operazione di sciacallaggio politico”, ci permettiamo di contro-replicare. Innanzitutto, il Comune di Larino non ha emesso né per primo né immediatamente l’ordinanza, come la delicatezza dell’argomento richiedeva, ma ci è voluta un’intera giornata (il fax dell’ASREM è arrivato il giorno 21 prima di pranzo; l’ordinanza è del 22). Perché? Corre voce che sia colpa della struttura comunale.

Non si può fare a meno di evidenziare che, se la struttura comunale non è diligente, la responsabilità ricade irrimediabilmente sugli amministratori, in primis il Sindaco e l’Assessore al personale, che hanno il compito di organizzarla e coordinarla, quella struttura. Non siamo portatori di verità assolute, ma è probabile che le scelte dell’amministrazione di accontentare il personale amico si siano tradotte palesemente, nell’occasione, in questo grave disservizio arrecato ai cittadini. Riteniamo che un comune come Larino, tra i più grandi del Molise, non possa avere un segretario comunale a mezzo servizio. Ma il punto dolente, che si voleva evidenziare nella conferenza stampa, non era semplicemente questo. Si voleva esprimere viva preoccupazione per come è stata gestita, per intero, la vicenda e per il fatto che i temi ambientali siano trascurati, specie qui in Molise, dove tutti siamo amici di tutti e la professionalità, con l’interesse pubblico, fanno a farsi benedire. Ancora oggi si vive un clima di incertezza che rasenta il panico (e non solo a Larino), ma nessuno si “arrischia” a dare qualche notizia di maggiore senso, anche scientifico, che smentisca quanto meno le voci incontrollate, prive di ogni senso, che nell’acqua ci sia del Piombo, o Mercurio, che ci siano metalli pesanti, che non ci si possa lavare, che i trialometani si attaccano ai piatti ed ai vestiti, che l’acqua non è buona da bere perché ci sono stati sversamenti di percolato nell’invaso del Liscione, che abbia avuto un ruolo la moria delle carpe dei mesi scorsi, eccetera eccetera…

Mentre la popolazione è corsa a fare scorte impressionanti di acqua in bottiglia nei negozi o presso le autobotti o alla fonte allestita al Montearone (chi ha potuto, perché dotato di autovettura e forza fisica: ma chi non ha potuto?), chi è più addentro al problema aspetta i risultati delle analisi, come la manna dal cielo. Al solito, si guarda al dito e non si scorge la luna. E se dalle nuove analisi, per esempio, si riscontrasse un valore di 27 microgrammi/litri (il limite è 30) andrebbe tutto bene? Probabilmente assisteremmo al solito comunicato scialbo, che manco cita i valori rilevati, con cui si direbbe con “alleviante semplicità”, che l’allarme è rientrato. E tutti con il cuore in pace. Ma questo non è colpa dell’amministrazione: anche questo si è detto nella conferenza stampa.

E’ frutto di una mentalità diffusa, per la quale nessuno ha colpe, mentre gli incidenti avvengono lo stesso e non li si sa prevenire. E lo abbiamo detto anche nel consiglio comunale di Martedi 21. Invece veniamo tacciati di essere “provocatori”, “sciacalli politici”. Allora chiediamo come definire chi, anche in quell’occasione, ha preferito sfuggire all’argomento; come definire chi non riflette su un sistema che, in generale, fa “acqua” da troppe parti? Nel consiglio si parlava di fanghi. Oggi si parla di potabilità; l’altro ieri di percolati. Si nutrono forti dubbi sulla qualità dell’aria: è ben noto. Se questi temi non si affrontano politicamente, è chiaro che si pagheranno le conseguenze, anche giudiziarie.

E questo non significa risolvere i problemi, perché quando la magistratura interviene, non fornisce soluzioni ma cerca le responsabilità. Purtroppo, a danno già compiuto e spesso in modo irreparabile. Ci possiamo interrogare, quindi, come si è fatto nel corso della conferenza stampa, sul sistema dei controlli? Ci possiamo chiedere se il Molise possiede le professionalità ed i fondi economici per tenere a bada tutto ciò, se per anni non si sia preferito assumere generici operai o impiegati, se per anni non si sia preferito occupare i posti dirigenziali senza badare troppo alla professionalità ma all’amicizia politica e personale ? Da questo, in generale, non si dovrebbe mai prescindere: a maggior ragione per settori che riguardano la salute della popolazione, come l’ambiente e la sanità. Ecco. Se ci si fosse informati dei contenuti della conferenza stampa, si sarebbe potuto intravedere non una operazione di “sciacallaggio politico” ma qualche riflessione che l’amministrazione dovrebbe avere già fatto, forte delle notizie dall’Assessorato all’Ambiente della Regione Molise e da tutti gli altri Enti regionali competenti.

I quali troppo spesso preferiscono cavillare sulle sciocchezze e tralasciano i grandi temi, costretti di conseguenza all’omertà piuttosto che alla trasparenza, in disprezzo del diritto dei cittadini di sapere cosa stia effettivamente accadendo da alcuni anni nella nostra Regione e in particolare nel Basso Molise”.

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