Il “team” era composto da L.M., 42 anni di San Severo, la moglie R.G., classe 75 di Serracapriola, dal fratello di quest’utilma, R.E., 33 anni di Torremaggiore ed altri complici non identificati dai militari. A carico della banda le accuse di decine di episodi di spaccio a favore di oltre 40 clienti fissi e moltri altri occasionali lungo l’asse Serracapriola – Campomarino e con addentellamenti anche nelle aree interne del basso Molise.
In un primo momento i coniugi sono stati condannati dal Tribunale frentano in via definitiva alla pena di 5 anni ciscuno di reclusione ed erano stati associati al carcere di Larino e Chieti. Successivamente, su istanza del nuovo difensore dei coniugi, l’ avvocato termolese Roberto d’ Aloisio di Termoli, la loro posizione è stata revisionata dal giudice Roberto Cappittelli del Tribunale di Larino che ha immediatamente decreatato il fine pena e la loro scarcerazione.
In carcere la coppia ha trascorso oltre 2 anni. Diversa sorte per il fratello della donna, pluripregiudicato pugliese che ha scelto di farsi giudicare con il dibattimento e, dopo l’ escussione dei testi, le perizie foniche sulle intercettazioni, l’esame dei riscontri documentali, ieri è uscito assolto da tutti gli episodi, a parte un caso di cessione di sostanza stupefacente ad un imprenditore del Basso Molise per il quale è stato condannato alla pena di 8 mesi di reclusione. Il legale D’Aloisio sta esaminando la possibilita’ di ricorrere per ottenere il risarcimento per ingiusta detenzione a carico della coppia ed ha annunciato appello alla condanna di 8 mesi.