VENAFRO _ “La mortificante situazione in cui è stato portato l’Ospedale di Venafro con le continue ed innumerevoli prese in giro fin qui registrate, non può essere ulteriormente liquidata con un’ultima, banale promessa, come quella di un Commissario per risolvere i problemi del S.S. Rosario”.

Lo dice chiaramente il Consigliere regionale Massimiliano Scarabeo che non crede alle dichiarazioni apparse ultimamente sulla stampa locale, in merito al futuro del nosocomio venafrano. “La struttura versa in uno stato deprecabile, a stento si riescono a garantire i servizi ambulatoriali minimi. Senza un pronto soccorso efficiente e la rianimazione, non si può parlare di ospedale”. Dice ancora il Consigliere Scarabeo “ma qualcuno, dopo il disastro che è stato combinato, vorrebbe farci credere che una nuova figura che si interfacci con i vertici sanitari regionali, possa risolvere, ipso fatto la situazione. Spero vivamente, invece, che se mai il presidente Iorio dovesse venire a Venafro per parlare di Ospedale, si ricordi delle promesse fatte ai venafrani e di averle puntualmente disattese, costringendo più volte, i cittadini a protestare veemente per difendere il loro sacrosanto diritto alla salute. Il Sindaco continua a non voler capire; è palese il suo personale interesse politico rispetto alle necessità dell’intera Città! Dopo che “si è accontentato solo delle promesse fattegli dal Governatore”, ha un’unica strada possibile per un riscatto politico: le dimissioni!”.

L’evidente ottimismo del primo cittadino nella conferenza stampa di fine anno, ha toccato l’apice quando ha parlato del rilancio dell’ospedale cittadino. Il Consigliere Scarabeo, a tal proposito da un suo giudizio, «mi piacerebbe credergli, ma al Sindaco Cotugno dico soltanto che: se le tante parole spese sulla riorganizzazione dell’Ospedale di Venafro, si fossero trasformate in fatti, non staremmo a parlare del problema. Invece si continua a discutere ancora del polo ortopedico e traumatologico che se si fosse voluto attivare davvero, oggi sarebbe già una realtà.

Personalmente ho la sensazione che le nuove promesse, tra cui quella molto discutibile di una nuova figura di Commissario del S.S. Rosario, facciano parte della solita strategia pre-elettorale. A testimoniarlo sono i vari trasferimenti e smembramenti di reparti verso altri ospedali, lo stato pietoso in cui versa l’intera struttura, lo stesso scetticismo dei pochi medici ed operatori sanitari rimasti. Decisioni e situazioni che non lasciano presagire niente di buono e l’ipotesi di individuare il nostro ospedale come Residenza Sanitaria Assistita e centro di smistamento visite, che è ancora qualcosa da capire, penso ne rappresentino la conferma, altro che rilancio e potenziamento”.

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