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La Conferenza stampa
TERMOLI _ Attenzione per l’ambiente, per la legalita’, dignita’ e moralità i punti focali della proposta politica di Pasquale Lollino, coordinatore in Molise del partito ”Italia Unita”, presentato per la prima volta oggi a Termoli in conferenza stampa dal presidente nazionale, Antonio Turdò. 

Lollino, presidente del circolo ”Maestrale” di Termoli di Legambiente, scende ufficialmente in politica e annuncia la presenza dello schieramento alle prossime elezioni provinciali e regionali. Emergenza idrica, vicenda Cosib, disoccupazione dilagante: su tali questioni Lollino propone un ”piano regionale per il lavoro, che tenga conto delle difficolta’ della crisi globale e sia finalizzato a investire sui giovani, in grado di prevenire degrado e disagio sociale e che computi anche quella fascia di lavoratori in eta’ avanzata che il mondo del lavoro non riesce a riassorbire”. Infine, Lollino punta a ”ripristinare il riposo domenicale dei centri commerciali, per favorire la coesione familiare nella giornata festiva”.

Chiediamo al neo Coordinatore Regionale Pasquale Lollino cosa intende per legalità, moralità e dignità, termini che contraddistinguono il simbolo di Italia Unita.

La domanda è complessa e richiederebbe un ampio dibattito soprattutto alla luce dei recenti avvenimenti nazionali, ma anche regionali di cui cito per tutti l’operazione denominata “Open Gates”.

In estrema sintesi direi che la legalità è un baluardo della modernità. Nel linguaggio politico un potere si dice esercitato secondo legalità quando il suo esercizio avviene nel rispetto delle leggi e non arbitrariamente. La legalità è ciò che consente al singolo cittadino di avvalersi della forza dello Stato anche contro lo Stato stesso, secondo norme prestabilite.

Per quanto attiene alla moralità, comincio col dire che noi di Italia Unita concepiamo la politica ancora con l’accezione Aristotelica dove la “polis” era la centro della vita sociale ovvero l’amministrazione della “polis” per il bene di tutti. La politica si esercitava nella “agorà”, luogo in cui tutti i cittadini avevano libero accesso e dove il “demos”, il popolo determinava e legittimava le scelte. Il fine del bene pubblico era legato inscindibilmente al concetto di politica. Ma la crisi dell’etica che contraddistingue il nostro tempo ne ha modificato l’essere. Con Berlusconi  non c’è più scandalo che riesca a scandalizzare, vi è la convinzione che tutto sia lecito, l’importante è non farsi scoprire. Il senso cinico ha sovrastato il senso civico.

Nel nostro paese, la corruzione nella pubblica amministrazione e nella attività politica è un problema ricorrente. Riconoscere la corruzione e combatterla è il destino di una società moderna, in cui la libertà è un diritto garantito, da salvaguardare, e le regole sono stabilite da una Costituzione adottata e condivisa dalla maggioranza dei cittadini.

È necessario porre in essere forme pervicaci di controllo, punendo tempestivamente e in maniera commisurata i responsabili.

Purtroppo, il sistema italiano non risponde con leggi chiare finalizzate a limitare il fenomeno, ma paradossalmente limita l’azione dei magistrati. È un mal costume tutto italiano che non potrà essere a lungo sopportato dai cittadini. C’è necessità di un cambio di tendenza rivendicando la correttezza dei nostri amministratori e la scelta di persone degne di rappresentarci.

Maggiore trasparenza negli atti amministrativi e di governo, tracciabilità degli atti della pubblica amministrazione. L’aumento della democrazia porterà certamente alla deriva il fenomeno della corruzione.

E siamo alla dignità su cui mi sento di spendere solo due parole. L’approvazione di “leggi vergogna” ha portato in scena il tema della dignità. Tutto ciò è un pervertimento scandaloso, che svilisce l’idea di Stato, di res pubblica, di Patria. Spetta agli uomini onesti ribellarsi a questa politica, esiziale per tutti, disonorevole per l’Italia.   

Parliamo dei temi caldi della regione. Da quale punto volete partire per esprime la vostra politica.

Certamente dal popolo. Saremo il partito del popolo.

Cosa intende?

Intendo dire che partiremo dai temi più sentiti e cari ai cittadini. Dall’acqua, ad esempio, un bene primario dell’uomo che lo Stato deve gestire per garantire almeno la dignità e la sopravvivenza di ogni cittadino. Gli effetti della privatizzazione dell’acqua saranno devastanti per i meno abbienti, un salasso per le popolazioni locali.

Cosa ha da dire sulla recente crisi idrica?

Difendiamo il diritto alla salute dei cittadini. È incredibile che l’intero Basso Molise sia rimasto senza acqua nel periodo natalizio e non siano stati ancora presi i dovuti provvedimenti.

Lei riveste anche la carica di Presidente del “Circolo Legambiente Maestrale Termoli”. Cosa ne pensa del nucleare a Termoli e dell’eolico come fonte alternativa?

Sul tema del nucleare, proprio nella mia qualità di Presidente di Circolo, ho preso posizione in un articolo pubblicato sui giornali e a cui faccio integrale riferimento per relationem. In estrema sintesi posso dire che, in dodici punti, ho illustrato le criticità del nucleare evidenziando le falsità del governo centrale circa la bontà e la sicurezza del nucleare.

Sull’eolico, quale ambientalista sono in linea di principio favorevole, ma contrario all’eolico selvaggio su cui aleggia lo spettro della speculazione di affaristi senza scrupoli.

La legge Berardo andrebbe rivisitata soprattutto indicando dei limiti più congrui all’installazione. La nostra Regione non può essere devastata e stravolta con interventi invasivi ed altamente impattanti.

Presidente lei prima ha accennato al caso “Open Gates”. Cosa si sente di dire sulla questione?

Guardi sono un avvocato e in quanto tale sono un garantista. In Italia vige la presunzione di innocenza. Certamente se seguirà il rinvio a giudizio e gli imputati  saranno dichiarati colpevoli dovranno pagare per i reati commessi. In tal caso sarei dell’idea di promuovere una azione civile per il ristoro dei danni. Al di là dell’aspetto prettamente processuale, reputo deplorevole speculare sulla salute dei cittadini.

Sul tema dell’occupazione cosa proponete?

 La questione è molto seria in quanto attanaglia lavoratori, famiglie e imprese. Parto dai dati di Banca d’Italia che ha presentato uno studio sulla economia regionale molisana analizzando anche il mercato del lavoro. Purtroppo il dato occupazionale è in calo e il settore che ne risente di più è il terziario.

Il settore tessile ha risentito della maggiore inflazione occupazionale, basti pensare alla crisi del gruppo Ittierre e delle aziende ad essa collegate sicuramente la principale causa del fenomeno. Il gruppo Albisetti Spa ha rilevato l’azienda tessile di Pettoranello, nella quasi certezza che per circa 300 lavoratori si dovrà ricorrere ad ammortizzatori sociali che li accompagneranno fuori del processo produttivo. Nell’immediato è previsto un ulteriore calo sempre secondo la Banca d’Italia. Ovviamente si guarda con molta attenzione anche al settore metalmeccanico e al suo indotto che ha nella nostra realtà assurge a massima espressione nel gruppo Fiat.

Le prospettive quindi non sono floride ancor più ove si consideri un massiccio incremento della cassa integrazione guadagni.

È necessario un piano per il lavoro, che tenga conto delle difficoltà della crisi globale e che sia finalizzato a investire sui giovani, una risorsa presente e futura. Un piano regionale per il lavoro che sia in grado di prevenire il degrado ed il disagio sociale dovuto alla disoccupazione giovanile e che computi anche quella fascia di lavoratori in età avanzata che il mondo del lavoro non riesce a riassorbire.

Sul piano dei diritti dei lavoratori puntiamo a ripristinare il riposo domenicale dei Centri commerciali, per favorire la coesione familiare nella giornata festiva.

 

 

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