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AGNONE _ Le dimissioni del Sindaco De Vita sono la cartina di tornasole della scellerata amministrazione politica di Iorio. Tutto il Molise dovrebbe reagire, proprio come fatto da De Vita, con fatti concludenti, alle promesse mai mantenute del Governatore. La riconversione dell’Ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone, che rischia la riduzione ad RSA è stata una delle motivazioni principali delle dimissioni del Sindaco De Vita e dell’intera giunta.

Il presidio, come è noto, riveste fondamentale importanza per la tutela della salute della popolazione dell’Alto Molise, dell’Alto Chietino ed anche per i paesi del bacino del Trigno intorno a Trivento ed ha sempre garantito servizio di assistenza umana e attenta agli anziani e ai malati. Ed è di ieri la notizia che la Giunta regionale ha approvato un nuovo Statuto che ha istituzionalizzato, di fatto, l’aumento dei costi della politica, a parere di chi scrive, già troppo alti. E come se non bastasse, ad abundantiam, è stato innalzato il numero dei consiglieri da 30 a 32, con la previsione di otto assessori esterni. Potrebbero così essere nominati assessori esterni anche soggetti non eletti. Tutto ciò in spregio delle più elementari norme di democraticità e rappresentatività. Solo per inciso, giova precisare che la regione Lombardia consta di 80 consiglieri (uno ogni 120 mila abitanti – popolazione di circa 10 milioni di abitanti); la nostra piccola realtà molisana conta 32 consiglieri per scarsi 330 mila abitanti (mediamente un consigliere ogni 10 mila abitanti).

Lapalissiana è la sperequazione. Come è possibile che Iorio continui ad amministrare la Regione dopo la sua fallimentare politica soprattutto sulla sanità? Un amministratore fallace deve andare a casa. Come è possibile che i consiglieri siano stati in grado di trovare risorse finanziarie per aumentare gli emolumenti alla loro casta e non sia stati parimenti capaci di approntare un piano di investimenti per l’ospedale di Agnone? Lapalissiana è la mala gestio. Quale coordinatore regionale di Italia Unita, esprimo vicinanza agli amministratori dei comuni montani che seppur con estreme difficoltà ogni giorno cercano di predisporre mezzi seri per amministrare al meglio, ma soprattutto, quale dirigente del partito del popolo, sempre vicino alla gente, auspico l’emersione di una nuova leva e classe dirigente per la città di Agnone.

Il Coordinatore Regionale di Italia Unita Avv. Pasquale Lollino

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