CAMPOBASSO _ In riferimento alla condivisibile richiesta avanzata dalle Associazioni imprenditoriali ACEM-CONFAPI, Ama Casartigiani, AMA Molise, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confersercenti e Ura CLAAI, circa la proroga della scadenza dei versamenti contributivi, assicurativi, previdenziali e degli oneri sociali dal prossimo 16 febbraio a fine mese, a causa dell’eccezionale ondata di maltempo, sollecito un’urgente atto amministrativo del Ministero delle Finanze, del Ministero del Lavoro e quindi degli Enti Previdenziali, Amministrativi e degli Uffici Periferici dell’Agenzia delle Entrate, dell’Iva, dell’Inps e dell’Inail, che accolgano tale sollecitazione ed evitino alle imprese di ritrovarsi nella materiale impossibilità di farsi rilasciare il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) con le connesse penalizzazioni.

Sollevo, in aggiunta, l’opportunità di posticipare le azioni forzose di recupero credito attivate dalla stessa Agenzia delle Entrate, da Equitalia e dagli Uffici Legali dell’Inps, dell’Inail e di altri Uffici Pubblici, stante la materiale impossibilità delle aziende in una situazione emergenziale come questa di reperire gli importi necessari per fronteggiare i propri debiti. Sarebbe oltremodo d’aiuto un atteggiamento di maggiore apertura delle banche nei confronti dei correntisti in difficoltà e delle imprese che debbono rientrare nei fidi, con la possibilità di far slittare di qualche settimana le scadenze di pagamento, e l’avvio delle azioni legali. E’ dovere delle istituzioni locali, regionali e nazionali, sostenere le rappresentanze datoriali che si sono appellate al buonsenso e alla sensibilità della Pubblica Amministrazione per non far accentuare i problemi delle aziende molisane.

Ricordo che in aggiunta alla recessione economica in corso, ai crediti vantati dalle imprese nei confronti degli Enti Pubblici, alle penalizzazioni registratesi con il blocco dei TIR e alle croniche problematiche del costo del denaro, dell’assenza di liquidità e ai contenziosi bancari, si sono sommati i provvedimenti adottati dal Governo Monti con le recenti manovre di risanamento del bilancio dello Stato. Insieme al percorso obbligatorio e vincolante di messa in sicurezza dei conti pubblici, invito il Consiglio dei Ministri a dare ascolto al grido di allarme che viene dal mondo dell’economia reale, delle attività produttive, delle piccole imprese, del commercio, dell’artigianato e delle aziende dell’edilizia che con la loro abnegazione tengono in piedi il sistema Italia, non escludendo rateizzazioni o altri e diversi provvedimenti agevolativi.

Michele PETRAROIA

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