Il Comitato Spontaneo ha invitato i cittadini a partecipare a una serata di informazione e raccolta firme contro una proposta di legge che minaccia il futuro del Molise e dell’Italia.
TERMOLI – Ieri sera, 10 agosto, in un’atmosfera di forte impegno civico, si è svolto un presidio di informazione in via Adriatica, angolo Corso Nazionale, organizzato dal Comitato Spontaneo contro l’Autonomia Differenziata. L’evento, promosso da Termoli Bene Comune-Rete della Sinistra, ha visto la partecipazione attiva di numerosi cittadini, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sui potenziali danni che l’autonomia differenziata potrebbe arrecare all’unità nazionale e al nostro territorio.
Dalle ore 21 alle 23:30, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di firmare per il referendum nazionale contro questa proposta di legge, ritenuta da molti come una minaccia all’integrità del Paese e al benessere del Molise. «È fondamentale che i cittadini si uniscano in questa lotta contro la frammentazione e il disastroso impoverimento del nostro Paese», ha dichiarato il portavoce del gruppo, il professor Palmieri.
Durante la serata, i rappresentanti delle associazioni aderenti al Comitato hanno illustrato i motivi per cui ritenevano indispensabile opporsi a questa riforma, evidenziando i rischi di una crescente disuguaglianza tra le diverse regioni italiane. «Vogliamo che tutti comprendano la gravità della situazione e si attivino per difendere i diritti e le opportunità di tutti i cittadini», hanno ribadito gli organizzatori.
Il presidio ha rappresentato non solo un momento di informazione, ma anche un forte segnale di unità. «Ora più che mai è necessario unirsi contro chi intende spaccare l’Italia e fare di noi cittadini di serie B», hanno concluso gli organizzatori, invitando tutti a continuare a partecipare attivamente a questo importante dibattito.
In un contesto di crescente tensione politica, l’evento di ieri ha dimostrato la volontà dei cittadini di essere parte di un processo decisionale che possa preservare l’unità e l’integrità del Paese.