myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623
TERMOLI _ Dire ‘promozione culturale’, proporre un programma anche modesto di iniziative culturali in un Comune grande come Termoli non è semplice, soprattutto perché si pone il problema di finanziamenti e risorse. I Comuni normalmente si muovono su due fronti: mettere in cantiere progetti e iniziative proprie e selezionare e sostenere attività di istituzioni e associazioni locali. I due ambiti necessitano di una reciproca complementarietà e integrazione per evitare sovrapposizioni, e contrasti; questo esige che comunque un’amministrazione abbia una sua visione culturale da proporre alla città, cioè un progetto di ampio respiro nel settore-cultura da mettere in campo. Per questo, accanto alle indispensabili risorse finanziarie, servono anche strutture e personale preparato. Non è materia d’improvvisazione, né da delegare secondo manuali di spartizioni di incarichi per meriti politico-elettorali. Una politica culturale è sempre una politica coraggiosa, perché richiede a volte scelte impopolari, privilegiare capitoli spese a scapito di altri.
Essa non riguarda poi solamente il mondo giovanile, come spesso si crede, ma tutte le fasce d’età; la cultura è un bene per tutti, non per pochi, né per elités intellettuali o per pochi addetti ai lavori. Deve tener presente diverse sensibilità e non può limitarsi a sviluppare un segmento, tralasciando altri ugualmente meritevoli di attenzione. Da questo punto di vista, ogni comunità possiede risorse culturali e intellettuali in tutti i settori che chiedono di esse valorizzate, sostenute, secondo il principio di sussidiarietà, e, come è ovvio, secondo gli indirizzi programmatici della stessa amministrazione.

É fuori di dubbio che le istituzioni educative, le scuole di ogni ordine e grado, presenti sul territorio vadano coinvolte nel loro specifico ruolo e incoraggiate nel proporre progetti per tutta la città ed eventualmente supportate in iniziative con altri istituti o realtà culturali nazionali e internazionali perché la cultura di una comunità è per sua natura corsia preferenziale per i rapporti con altri paesi, e con altre culture; il confronto culturale è quanto mai oggi richiesto e auspicabile, specie per le nuove generazioni perché fattore di crescita e sviluppo di potenzialità che resterebbe mortificate.

Sul piano culturale Termoli ha buone opportunità, che vanno sfruttate più di quanto sia stato già fatto in passato e in continuità con iniziative già intraprese. La sua vantaggiosa posizione geografica è una possibilità concreta di apertura culturale con l’altra sponda dell’Adriatico e se si svilupperanno infrastrutture e trasporti la cultura non mancherà di essere il primo fattore di scambio, come è sempre accaduto nel passato; la cultura viaggia con le merci e le persone. L’alta concentrazione di popolazione scolastica proveniente dai centri limitrofi favorisce l’attenzione e proposte culturali per il mondo giovanile di tutto il bassomolise.

La storia e l’arte di Termoli, il folklore, sono occasioni di dialogo con istituzioni culturali di alto livello, la tradizione enogastronomica, il mare e le sue ricchezze altri ambiti che si prestano ad attività di promozione culturale. A queste semplici indicazioni se ne possono aggiungere tante altre, ma sarà urgente a nostro modesto avviso individuare una singolarità, una specificità in cui e grazie alla quale distinguersi. Immaginiamo una promozione e programmazione culturale fatta non solo di eventi o di manifestazioni estemporanee e sporadiche (tutte concentrate nel breve periodo estivo), che possono sì affascinare folle enormi ma restano circoscritte; occorre invece un’idea che sia un percorso nel tempo capace di essere un forte catalizzatore anche nel panorama culturale italiano, accanto al premio-Termoli, legato alla Galleria civica con il suo ricchissimo patrimonio artistico che certamente va valorizzato perché può essere fonte di entrate per le casse comunali.

Infine, magari si riuscisse a fare cassa con le attività culturali, come avviene in tanti altri comuni, almeno per finanziare la gestione degli indispensabili spazi culturali: parco, teatro, cinema, biblioteche, galleria, auditorium. Sarà un compito arduo ma crediamo entusiasmante per amministratori sinceramente appassionati.