CAMPOBASSO _ Su iniziativa dell’Assessore provinciale all’Ambiente Michele Borgia si è tenuta a Palazzo Magno una importante riunione di coordinamento sui temi di stretta attualità legati alle problematiche ambientali del Basso Molise e della costa adriatica, alla quale hanno partecipato l’Assessore regionale all’Ambiente Salvatore Muccilli, l’Assessore all’Ambiente del Comune di Termoli, Luigi Leone, l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Campomarino Giuliano Rainone e il Tenente di Vascello Francesco Esposito e il Maresciallo Di Gaetano della Capitaneria di Porto di Termoli.

In particolare , l’attenzione dei partecipanti si è soffermata sulla necessità di fare chiarezza sulla questione delle richieste formulate dalla società “Petroceltic Italia”, finalizzate alla ricerca di idrocarburi in mare. In tal senso, l’Assessore Muccilli e l’Assessore Borgia, alla luce delle evidenze documentali in atti, hanno concordemente sottolineato che sinora le due amministrazioni hanno solo ed unicamente autorizzato – in quanto atto dovuto – l’esecuzione di uno “studio geologico e di acquisizione di linee sismiche” e non concesso alcun permesso a svolgere attività anche solo propedeutiche ad eventuali trivellazioni al largo delle nostre coste.

Gli intervenuti alla riunione, nel ricordare che tutti i permessi offshore sono di esclusiva competenza del Ministero delle Attività produttive, hanno ribadito con forza che è volontà comune sia della Regione che della Provincia e dei Comuni interessati preservare sopra ogni cosa l’integrità e le caratteristiche del territorio e del nostro mare, sottolineando inoltre che su temi così delicati c’è bisogno di essere particolarmente attenti al fine di evitare di veicolare notizie sbagliate che possono ingenerare nell’opinione pubblica allarmi ingiustificati. Al termine dell’incontro, riscontrata la sostanziale identità di vedute sui temi affrontati, si è stabilito di aggiornare e rendere periodiche tali riunioni al fine di trovare risposte quanto più condivise ed unitarie per far fronte all’infittirsi di progetti e richieste che potrebbero obiettivamente danneggiare il territorio e l’ambiente.

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