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i Colori di un Tempo - Basso FiorilliTERMOLI _ Battute finali per la mostra al Castello Svevo di Ternoli ‘I colori di un tempo’ di Basso Fiorilli. La bella personale di fotografia chiuderà i battenti il 6 Aprile e sta riscuotendo notevole successo sia di critica che di pubblico.

‘Ho organizzato questa mostra – ci ha detto il ventiseienne Basso Fiorilli, termolese – proprio per sapere le opinioni della gente sulle mie foto e devo dire che ho avuto consensi quasi totali, a parte una critica, che ha sottolineato l’eccessivo contrasto tra i chiari e scuri presenti nelle mie opere. Anche questa critica è stata importante, perchè magari mi ha dato spunto per riflettere e magari migliorarmi. Sono soddisfatto comunque del successo riscosso. Ho scattato le foto nei paesi del Molise tra cui Termoli e tanti altri durante tutto questo inverno ed il risultato è questa mostra,esclusivamente in bianco e nero perchè credo fortemente che sia il miglior modo per rappresentare i ritratti e gli scorci del paesaggio soprattutto se si intende come nel mio caso dare un’ idea del tempo antico e di un’epoca passata. Amo il bianco e nero nel modo più assoluto e anche se scatto le foto in digitale e quindi a colori inizialmente poi desaturo il colore e do’ le tonalità di grigio con un programma al computer per arrivare al contrasto tra chiari e scuri,tra nero e bianco, che è caratteristico delle mie foto’.

Ritengo che oggi comunque il digitale abbia tolto poesia alla fotografia e che bisognerebbe ritornare al fascino del rullino, non a caso le mie foto sembrano fatte con esso

E in effetti il risultato ottenuto è al pari delle aspettative, le foto esposte di Basso Fioriili sono magnifiche, emblematiche, suggestive, ed invadono terre di sensazioni e di stati d’animo sublimi ed inusitati, profondi e nobili, che ci riportano indietro nel tempo, agli anni che furono, dove l’unico colore adatto ad esprim ere suggestioni profonde ed evocative e del tempo è appunto il bianco e nero. Sicuro di sè, abile artista e fautore di un nuovo modo di fare fotografia, Basso Fiorilli in questa mostra mette tutto il cuore di amante

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del Molise e anche dell’Abruzzo,c onsapevole che a Termoli esistono soggetti mirabili e degni di essere immortalati come il Borgo Antico,l a Cattedrale, il Castello Svevo, le nonnine e i vecchietti e gli scorci del Paese Vecchio così cari anche a tanti pittori ed artisti del comune adriatico.

‘Ho iniziato a fotografare per caso tre anni fa – ci ha raccontato Basso – e mi sono accorto che questo hobby era destinato a trasformarsi in passione autentica e vera, dato che facevo fino a seimila scatti con il cellulare. Ritendo che oggi comunque il digitale abbia tolto poesia alla fotografia e che bisognerebbe ritornare al fascino del rullino, non a caso le mie foto sembrano fatte con esso’.

Dunque consigliamo a tutti di visitare la mostra al Castello Svevo,così evocativa e sublime,mirabile testimonianza del tempo che fu e suggestivo esempio di come la fotografia sia davvero un’arte a tutti gli effetti.

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1 commento

  1. IL CORAGGIO DEL COLORE
    Mi piacerebbe vedere Il coraggio del colore prevalere sul trionfo del banale,
    Inoltre, dire che la fotografia è arte corrisponde a scoprire l’acqua calda.
    E guardare le foto in bianco e nero è una scelta oggi alla portata di tutti, senza particolari tecnologie.
    Far credere di essere geniale a un ragazzo che prova onestamente a confrontarsi con una delle tecnologie più inflazionate, significa tarpargli le ali, impedirgli di spiccare il volo.
    Non potremmo immaginare a colori le foto dadaiste di Man Ray o i volti spiritualizzati di Ugo Mulas. Ma quelle sono storie del tutto diverse, irripetibili, meravigliose.
    Torniamo con i piedi a terra, da miseri mortali, da semplici operai quali pur sempre restiamo.
    Iniziamo a trattare sul serio di arte e cultura (parole grosse), con profondo rispetto per i termini e responsabile onestà intellettuale.
    Un fotografo molto anziano