
Alla fine l’intesa tra Tremonti e Fitto è stata raggiunta, ma l’Italia, il Mezzogiorno, il Molise in questi due anni hanno perso posti lavoro; hanno visto chiudere aziende; il Molise mese dopo mese e trimestre dopo trimestre ha visto impassibili i tristi numeri di Istat, Unioncamere ecc relativi alla disoccupazione, all’inattività, alla mortalità delle aziende; non ha potuto contare sulle infrastrutture progettate e mai cantierate che hanno mandato sul lastrico l’intero comparto delle costruzioni costretto a far fronte a risorse sempre più risicate, difficoltà strutturali e amministrative e al lungo blocco dei crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni.
Certo, meglio tardi che mai. Il Molise, oggi, ha ottenuto una fetta considerevole di risorse (circa 1 miliardo e 300 milioni di euro) ma parte di esse il Governo Iorio le ha spese prima di averle in tasca (200 dei 400 milioni di euro dei Fondi Par-Fas) per il disavanzo sanitario e per evitare il tracollo delle grandi imprese, dove lavorano centinaia di lavoratori-elettori. Crediamo che ci sia alcuni fondamentali interrogativi da porsi prima di fare qualsiasi altra considerazione : quanta cassa vera e spendibile c’è? Dei 7,4 miliardi di Fondi Fas per le infrastrutture, quanti saranno realmente disponibili? In quanti anni? Sappiamo anche che tra gli interventi rientra anche l’autostrada Termoli-San Vittore per 586 milioni di euro di risorsa pubblica. Ora quel che più interessa, e sul quale l’Italia dei Valori sarà vigile, non è tanto la quantità ma l’utilizzo e la capacità di spesa di tali fondi. “I fatti e la storia degli ultimi 10 anni di questa regione ci raccontano che Iorio e la sua classe dirigente è stato incapace, in tutto questo tempo, di gestire nella giusta maniera la spesa pubblica e di sfruttare al meglio le risorse che pure sono giunte in Molise – ricorda il segretario Pierpaolo Nagni – penso ai fondi per la ricostruzione post terremoto e a quelli per l’alluvione finalizzati alla ripresa strutturale ed economica del territorio.
Ora, il forte investimento del governo a ridosso delle regionali deve rappresentare quella forza propulsiva in grado di spingere i cittadini molisani ad un rinnovo della classe politica di questa regione. O pensiamo di voler affidare i fondi in arrivo nuovamente nelle mani di chi sembra aver fatto dello sperpero di denaro pubblico la sua principale mission? Il largo anticipo con cui è stato annunciato l’arrivo di questi soldi deve farci gioire perché significa che avremo il tempo per organizzare una nuova classe politica dirigente capace di sfruttare le opportunità per il bene della regione, una classe dirigente giovane, che abbia una mentalità lontana dalle sole logiche clientelari, una classe dirigente responsabile che non utilizzi fondi per altre destinazioni, peraltro ignote, così come è accaduto in passato”.
Pierpaolo Nagni Segretario regionale IdV Molise
Maria Teresa D’Achille Responsabile Dipartimento Economia IdV Molise