CAMPOMARINO _ Tu sei perfetto…… tu non hai un difetto…… che rabbia che ci fai….. cantava ironicamente Edoardo Bennato dal palco in via C.A. dalla Chiesa di Campomarino per la chiusura della festività in onore di Santa Cristina il 25 luglio scorso. Parole particolarmente influenti colpivano tutti noi con disabilità motorie, provenienti anche dai paesi vicini, che ci toccava assistere allo spettacolo, se così si può dire, fuori dall’area circoscritta dalla calca del pubblico, perché stando seduti in carrozzina, non si riuscivano a vedere neanche le luci in cima al palco in quanto non erano stati creati appositamente corsie e spazi, come previsti dalle normative vigenti.

Qualcuno per consolarmi mi ha detto che le canzoni vanno ascoltate e non viste ed io rispondo “perché allora tanto lavoro, tanto affanno e tanti soldi per organizzare un concerto, se poi basta un dischetto per ascoltarle”? Forse un concerto viene organizzato solo per le persone perfette, che non hanno un difetto? E pensare che con la mia quota di partecipazione alla questua avrei potuto godermi comodamente qualsiasi concerto di cantante di successo, visto che ai miei familiari Bennato non interessava. Convinta di raggiungere lo spazio riservato alle carrozzine mi inoltro, accompagnata dalla mia amica-fisioterapista, in mezzo alla folla fino a trovarmi, quasi soffocata, dietro un muro compatto di fondoschiena.

La mia amica presa dal panico per me mi riconduce faticosamente fuori dalla calca, ma io non mi arrendo; voglio vedere lo spettacolo. La mia amica si rivolge ad un carabiniere che sostava nei pressi e, aiutata da loro due mi conducono sul prato adiacente al palco lateralmente, e tra le foglie di un albero di ulivo sono riuscita ad assistere parzialmente allo spettacolo. Certo, non mi sono messa a piangere per questi inconvenienti ma la rabbia mi prende lo stomaco pensando che ancora oggi, dopo tanta sensibilizzazione e diritti acquisiti ci ritroviamo a vivere queste discriminazioni. I disabili, forniti di ausili come carrozzine per agevolare i propri movimenti permettendo l’integrazione sociale, vengono a loro volta emarginati dai disservizi amministrativi che ci respingono a vivere rinchiusi nelle nostre case oppure negli istituti per rendere ancora più angosciosa questa condizione.

Il disabile non deve essere ricordato solo per qualche giorno all’anno dedicato a lui, perché, seppure in queste condizioni, ha il diritto di vivere nella società e avere la possibilità di partecipare a qualsiasi evento pubblico in qualsiasi momento come ci ricorda la convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità. Io intanto vorrei solo sapere a quale istituzione attribuire questa disorganizzazione, una dimenticanza così presuppone che le persone con disabilità non sono state prese in considerazione nell’organizzare il concerto. Comunque Freud diceva che ci si dimentica solo ciò che nel nostro inconscio si vuol dimenticare.

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8 Commenti


  1. Purtroppo è vero in questo caso l’associazione per le festività di Santa Cristina ha toppato, si son fatti belli a girare per le case, grazie al nome del cantante offertogli dal Comune e poi hanno sbagliato nel poco che gli restava da fare.

  2. Non credo che i componenti del comitato abbiamo fatto poco.Dietro l’organizzazione di una festa patronale ci sono giorni e giorni di lavoro e mille preoccupazioni.Forse bastava dare un suggerimento ed invitarli a predisporre un’area riservata davanti al palco. In fondo un po’ di collaborazione dovrebbe venire da tutti! O no?
    Senza polemica!

  3. tu sei perfetto….
    sono sei anni che sto in carrozzina e da quattro che lavoro per ridare dignità alle persone in queste condizioni, soprattutto ai giovani che non si dovrebbero sentire mai emarginati e diversi. Ma diversi da chi? solo perchè si vive in carrozzina una PERSONA non deve essere presa in considerazione? Con la mia associazione MOVI(movimento per la vita indipendente) ONLUS di cui un anno fa ne sono stata eletta vicepresicente e con una vasta campagna di sensibilizzazione sono stati informati tutti gli organi istituzionali sia di Campomarino che i vertici politici della nostra regione tramite convegni, pubblicazioni, e direttamente a personale competente. Purtroppo non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire oppure le memorie sono troppo corte e sradicare certe mentalità e culture nei riguardi dei disabili è troppo difficile perchè non si vuol aprire il cuore. Ma a noi non interessano nè i buonisti e nenche i favoritismi. Noi vogliamo che vengano applicate le normative ai nostri diritti. Solo io forse so che a Campomarino vi è un numero notevole di disabili in carrozzine? Ci dobbiamo rendere conto che il numero dei disabili è destinato a salire perchè la medicina e la chirurgia ci salvano sempre più spesso la vita ma non sempre ci rimette completamente a posto come nel mio caso. Scusate questo sfogo, ma da dire ce n’è davvero molto.Ringrazio tutti coloro che mi hanno dimostrato solidarietà.

  4. ha perfettamente ragione
    cara signora le do perfettamente ragione e le sono vicino. La colpa principale però non è del comitato festa bensì dell’amministrazione comunale perchè avrebbe dovuto vigilare e ben operare. Credo che quest’amministrazione abbia dimostrato di non essere capace di affrontare e risolvere i problemi ma li ingarbuglia sempre più e non li risolve. Tanti e tanti cittadini si lamentano per varie cose promesse e non mantenute. Forse è il caso che la parola torni al popolo sovrano!

  5. xla sig.luisa
    cara sig.luisa sono rammaricata per quello che è successo,ma sono convinta che non è stato fatto intenzionalmente.le normative esistono in ogni campo e purtoppo non sempre vengono rispettate.però una cosa mi preme farle presente:lei dice di essere impegnata in prima persona nella sensibilizzazione di queste problematiche,e questo le fa onore,allora perchè non è intervenuta prima del concerto presso il comitato organizzatore e non ha fatto mettere in atto le normative di legge? quando ci si batte per un diritto si deve anche essere invadenti e asfissianti,e visto che lei era lì fin dal pomeriggio poteva benissimo pretendere ciò che le spettava per se e per gli altri.peccato,invece di arrivare così solo alle polemiche,poteva essere l’occasione per aprire molte menti.con affetto

  6. Non riesco proprio a capire perchè non vi firmate visto che le vostre osservazioni sono così legittime. Comunque, cara signora M. la ringrazio per la sua solidarietà ma le ricordo che se io fossi stata l’unica a subire questa discriminazione forse non mi sarei proprio fatta sentire, e la informo che ancora oggi nessuno si è fatto avanti per le scuse e neanche sono riuscita ancora a capire di chi è la responsabilità. Questo comportamento le farà senz’altro capire che delle persone con difficoltà motorie a nessuno interessa. Lei forse non sa che nelle culture delle persone perfette i disabili devono restare al posto loro perchè la colpa di queste condizioni non può ricadere su coloro che non hanno un difetto? e non vogliono capire che ad aggravare le nostre condizioni sono proprio loro che non rispettano i nostri diritti?
    Signora, io non sono stata il pomeriggio a controllare i lavori perchè non appartengo a nessun gruppo organizzatore e purtroppo la mia educazione ineccepibile non mi permette di essere invadente. Quel posto per me è un passagio per recarmi al lidl o al cimitero o al bar o in chiesa o in pizzeria… e sinceramente dopo quattro anni di campagna di sensiblilizzazione non mi aspettavo questo comportamento. Io forse sono stata anche un pò avventata a introdurmi nella calca ma le assicuro che anche i giovani con difficoltà son dovuti andare via (ho parlato con loro perchè li incontro al centro di fisioterapia).Saluti