“Ricordiamo – sottolinea – che le vittorie del passato sono state conseguite grazie al contributo di tutti e ancora oggi, nonostante le difficoltà del momento, è possibile confermarsi alla guida della regione con nuove idee, programmi condivisi ed un candidato governatore che sia espressione di tutte le forze politiche della coalizione”.
“Non c’è tempo da perdere. Le strategie attendiste che vorrebbero portarci a ridosso delle elezioni per sottrarsi al confronto rischiano di incrinare irrimediabilmente non solo i rapporti interni alla coalizione del centrodestra molisano ma, cosa ben più grave, quelli con gli elettori della regione”, conclude il Segretario centrista.
I forni aumentano
Non solo l’UDC adopera la politica dei due forni, anche se nel Molise con Velardi e Di Pietro il forno è sempre Iorio, dimostrazione che mentre dichiarano possibilista l’alleanza con il centrosinistra per uniformarsi alla linea della dirigenza nazionale, pensano di far ricorso alla sentenza di annullamento delle elezioni tutelando il centrodestra. Anche nella famiglia Patriciello le idee sono bifronte: Patriciello con il PDL dice che Iorio va bene, il cognato Pietracupa con l’ADC tramite il segretario nazionale mina le pretese di Iorio. Per favore un pò di chiarezza, basta prendere in giro i molisani, per tutelare altri interessi, non certo quelli della collettività.
la rovina dell’Italia sono proprio questi partitini dello zero virgola qualcosa che con le loro misere percentuali chiedono sempre poltrone,ci vorrebbe uno sbarramento del 5% anche alle regionali.
riflessione
In questo momento il centrodestra e il centrosinistra litiga, ognuno per i propri problemi. Il cittadino con tutti questi scandali, aumento di stipendi da nababbi del Capo dello Stato; incentivi ai capi gruppo dei partiti nazionali,mai denunciati al fisco,come detto nel programma televisivo di canale 5 e ribadito dall’onorevole dell’IDV,sta pensando a non andare a votare oppure disegnare una grande X sulla scheda. Tanto sino ad oggi chi è andato al Governo, ha pensato solo a se stesso e non al Paese, visto gli attuali risultati.