TERMOLI _ Truffarono professionisti, imprenditori e borghesi di Termoli e del litorale molisano intascando grossi anticipi sulla realizzazione di villini a schiera attraverso una cooperativa di edilizia sociale ma i loro progetti sono rimasti solo sulla carta. Di quelle belle residenze con vista mare a Petacciato marina, a Guardialfiera ed in altri centri del litorale nemmeno l’ombra.

Ora, a distanza di oltre 10 anni dal mega raggiro messo in atto in Basso Molise dai vertici di una coop di edilizia sociale, la Procura di Larino ha chiesto il rinvio a giudizio per 13 persone. L’udienza preliminare è fissata la prossima settimana. Tra le persone iscritte sul registro degli indagati di cui gli inquirenti frentani hanno chiesto il processo, spiccano anche 11 soci della ditta, in realtà “vittime” della mega truffa orchestrata dai vertici della cooperativa.

Il presidente è deceduto da qualche tempo mentre altre due persone che hanno preso parte attiva nel raggiro sono tuttora in zona. Per il gruppo degli undici, oltre al grosso danno di aver perso buona parte dei risparmi senza ritrovarsi la casa, anche la beffa di essere indagati. I fatti risalgono al 2002-2003 quando si costituì la cooperativa di edilizia sociale per la realizzazione di residenze ed appartamenti a Petacciato, Guardialfiera ed altri centri del basso molise. Tra i truffati finirono illustri professionisti della costa molisana desiderosi di comprare casa a prezzi calmierati. Ma i responsabili della stessa coop una volta intascati congrui acconti sui lavori che si affrettarono a chiedere, fino a 40 milioni di lire, non realizzarono nè villini nè gli appartamenti lasciando a bocca asciutta soci ed altri prenotati. A scoprire gli “altarini” dei vertici della ditta, alcuni acquirenti interessati ad alcuni villini.

Furono loro a porsi i primi dubbi e timori che poi trovarono purtroppo conferma. Una vera e propria doccia fredda per gli stessi soci fondatori della coop. I loro legali attendono con ansia l’udienza preliminare per poter chiarire una volta per tutte le loro posizioni e chiudere un capitolo spiacevole della propria vita. “Non solo hanno perso i soldi ma risultano anche imputati in quanto soci della cooperativa sociale che ha truffato molte persone _ ha dichiarato il penalista termolese Giuseppe Mileti, difensore di alcuni componenti della sfortunata ditta _. Mi auguro che questa situazione venga chiarita in via definitiva anchè perchè loro sono vittime di questa vicenda non artefici”.

Il Giudice per le Udienze preliminari è chiamato ad un lavoro non da poco, ovvero quello di analizzare ogni singola posizione dei 13 imputati e stabilire gli artefizi del raggiro dai truffati.

“Ci siamo ritrovati senza soldi e senza casa _ hanno dichiarato oggi alcune delle famiglie rimaste impigliate nella cooperativa sociale _. E’ stata un’esperienza molto brutta perchè i soldi dati in acconto non erano pochi. Qualcuno aveva consegnato 40 milioni di vecchie lire, quasi la metà del valore dell’immobile altri qualcosa in meno ma tutti abbiamo perso grosse cifre. Ci auguriamo che ora il Tribunale faccia giustizia rispetto a questa situazione”. Hanno atteso molti anni i professionisti e borghesi del litorale l’udienza preliminare che, finalmente, è stata fissata per il 4 dicembre prossimo. L’avvocato Mileti è pronto a dare battaglia per far emergere quanto sia effettivamente accaduto a danno degli ex soci presi anche di mira da altri truffati.

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