ROTELLO _ “Angelo Carpino non ha sfruttato la prostituzione perchè era solo un dipendente del night club “La Nuit” come addetto al bar”. Queste alcune delle motivazioni addotte dalla difesa del barista per il ricorso in appello preparato dagli avvocati Domenico Bruno e Maurizio Pangia che sarà depositato oggi a Campobasso.

L’azione legale è stata presentata oggi contro la decisione del Gip del Tribunale di Campobasso di rigetto dell’istanza di remissione in libertà dell’uomo di Rotello tra le 17 persone arrestate nel corso del blitz messo a segno dai Carabinieri contro i locali notturni di Campobasso, Isernia e provincia di Campobasso con le accuse di sfruttamento della prostituzione e “tratta” di esseri umani.

Secondo i due avvocati Bruno e Pangia, Angelo Carpino, tuttora rinchiuso nel carcere di Larino, da un anno non lavorava più alle dipendenze del night di Campobasso, non aveva ricevuto durante il periodo di attività nel locale alcun altro tipo di introito rispetto al suo compito al bar, non ha contribuito ad organizzare i viaggi all’estero per reperire ragazze all’estero.

Non avrebbe intascato profitti illeciti dalle serate ed ha addirittura presentato una vertenza di lavoro contro i gestori del locale notturno dopo aver deciso di chiudere con il lavoro nel bar de La Nuit. “A nostro avviso i gravi indizi di colpevolezza _ hanno concluso Bruno e Pangia _ non sussistono. Per tale motivo si chiede la scarcerazione”.

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