LARINO _ Con profondo rammarico, ma anche con la consapevolezza di essere dalla parte della ragione, l’Associazione Liberi Imprenditori (Ali) annuncia che domani – giovedì 14 marzo – verranno chiusi circa quaranta cantieri edili interessati della ricostruzione post sisma nell’area del cratere. A tanto si è giunti, a causa della mancanza di chiarezza nelle procedure burocratico/amministrative che regolano la ricostruzione e che hanno comportato ingiustificati ed incomprensibili ritardi nel pagamento dei lavori già eseguiti.

Non passa infatti giorno senza che vengano richieste integrazioni, ripetizioni, supplementi a pratiche già approvate, che dovrebbero semplicemente essere liquidate dall’Agenzia dalla Protezione Civile. Di conseguenza, quasi tutte le imprese e l’intero apparato produttivo che ruota intorno alla ricostruzione risultano in forte difficoltà, non essendo più in condizione di anticipare le somme necessarie per la prosecuzione delle opere di ricostruzione post sisma.

Questa situazione di forte disagio comporterà, se non celermente risolta, il licenziamento delle numerose maestranze che operano nei cantieri nonché l’ulteriore prolungamento dei tempi di rientro, nelle proprie abitazioni, delle persone che hanno ricevuto l’ordinanza di sgombero e che attendono da oltre dieci anni. Riteniamo pertanto necessario l’intervento immediato del neo Presidente della regione Molise, Paolo Frattura, affinché, senza ulteriore indugio, si attivi urgentemente per dare risposta alle nostre necessità, altrimenti saremo costretti non solo a chiudere i cantieri, ma a licenziare gli operai con tutte le conseguenze facilmente immaginabili per l’economia regionale già in grave difficoltà.

L’Associazione Liberi Imprenditori

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