CostaDelfiniCampomarinoCAMPOMARINO – Con il Consiglio Comunale del 21 Luglio l’Amministrazione Comunale ha approvato la Convenzione per l’armonizzazione dell’offerta turistica ed identificazione del logo comune, denominato “Costa dei Delfini”. Convenzione che prevede l’adesione dei 4 comuni molisani della fascia costiera (Termoli, Campomarino, Montenero di Bisaccia e Petacciato). Il mio, è stato un voto contrario, perché una convenzione a senso unico. In effetti la convenzione prevede: Comune di Termoli Capofila, sede operativa a Termoli, Sindaco di Termoli Presidente, Sindaco di Termoli che convoca le sedute e Sindaco di Termoli che ha poteri di rappresentanza. Non è stato rispettato il criterio di equità, in quanto la fascia costiera molisana costituita da 35 km circa di costa, Termoli ne rappresenta solo una parte, come ne rappresenta solo una parte dell’intero turismo balneare della fascia.

Perché i tre Comuni appartenenti all’Unione dei Comuni Basso Biferno (Campomarino, Montenero e Petacciato) hanno dato la possibilità a Termoli da farla da padrona? Ma perché i tre comuni non hanno la stessa importanza Turistica di Termoli in termini di estensione e di numeri? Perché dare a Termoli la possibilità di fare una convenzione a senso unico?

Nella convenzione si parla di un territorio (quello della fascia costiera) con presenza di numerose strutture ricettive e di strutture alberghiere ed extra – alberghiere di medie e piccole dimensioni. Ma fino ad ora, il Sindaco di Campomarino e quello di Termoli, cosa hanno fatto per evitare la trasformabilità delle strutture turistiche ricettive in centri di accoglienza? Come mai non hanno difeso il territorio “Costa dei delfini” da un bando prefettizio che non ha tenuto in considerazione la vocazione turistica?

Allora mi chiedo: a cosa serve una convenzione che prevede di promuovere l’intero territorio della costa molisana creando una filiera turistica se poi non ci si adopera congiuntamente per tutelare il territorio?

Altro voto contrario è stato quello di affidare in concessione a terzi i servizi di recupero evasione/elusione IUC (IMU-TASI-TARI) per un importo complessivo di 285.140,00 Euro. Contrario perché in questi anni il Comune ha tartassato la cittadinanza e se la gente non ha pagato è perché in difficoltà economiche. Ma l’importo di Euro 285.140,00 non viene pagato anche da noi cittadini? Oltre al danno, la beffa.

Allora ho proposto al Consiglio, il rinvio del punto all’ordine del giorno per la predisposizione di un Regolamento comunale che prevedesse, per Campomarino, la possibilità del “Baratto amministrativo” e che definisse i criteri per poterne usufruire. In effetti l’art. 24 della Legge 164/2014 prevede che i Comuni possano definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purchè individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di arredo urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di arre e di beni immobili inutilizzati.

Ma la solita maggioranza, ha deciso ugualmente di procedere nell’approvazione del punto all’ordine del giorno che prevede la concessione a terzi del servizio di recupero /elusione IMU-TARI-TARI per un importo di Euro 285.140,00 (a base d’asta), senza prendere in considerazione la mia proposta di rinvio del punto messo all’ordine del giorno.
Anche se sono riuscito a strappare alla maggioranza un impegno per la predisposizione del regolamento in un secondo momento, ritengo che bisognava rinviare il punto all’ordine del giorno, predisporre il Regolamento comunale che preveda il “Baratto amministrativo” e poi eventualmente verificare la necessità o meno di altre forme di riscossione. Così tanti cittadini a breve si vedranno arrivare cartelle di recupero da società terze per tasse non versate. Società terze, pagate da tutti noi.

Grazie, per aver dimostrato ancora una volta amore, per Campomarino e per i Campomarinesi.

Antonio Saburro
Il gruppo Consiliare
Campomarino nel Cuore

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